Caos nel calcio greco: tra risse, corruzioni e retrocessioni. A rischio Serie B l’Olympiacos per delle combine della stagione 2014/15
Anche nel pieno della pandemia, il calcio greco non riesce a uscire dalle sue, purtroppo, consuete crisi: tra partite truccate, retrocessioni e risse tra tifoserie. Questa volta a finire sotto inchiesta è la società più importante. L’Olympiacos, vincitore di 19 degli ultimi ventitré campionati, rischia la retrocessione in seconda divisione con l’accusa di aver corrotto e aggiustato partite con finalità di scommesse nella stagione 2014/15.
Il presidente dell’Olympiacos, Evangelos Marinakis, rischia la squalifica a vita per esser stato coinvolto direttamente in almeno tre delle sei partite incriminate. Nello scandalo c’è anche l’Atromitos. Attualmente quarto, ai tempi fu avversario dell’Olympiacos in una delle partite che, inizialmente, si era risolta con un’archiviazione. Anche questo club, in base alle norme della federazione, rischia la retrocessione in Serie B.
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Le nuove accusa hanno portato i tifosi del Panathinaikos, società a sua volta citata, ad attaccare gli ultrà dell’Olympiacos. Un attacco a base di molotov che ha portato al ferimento di una persona. Nulla di nuovo in Grecia, dove, purtroppo, gli scontri tra le tifoserie e le combine di partite sono una triste normalità.