Fabio Quagliarella, capitano e leader della Sampdoria, ha analizzato la scelta di andare in ritiro a Coccaglio dopo la sconfitta contro il Torino
Da Coccaglio, dove la Sampdoria sta preparando la partita contro il Bologna, ha parlato al Secolo Fabio Quagliarella. Il capitano blucerchiato, che rilascia interviste solo al quotidiano genovese, è partito dall’analisi del momento della squadra di D’Aversa e dalla scelta di andare in ritiro dopo la sconfitta di Torino:
Dopo il Torino, il punto più basso della stagione, ci siamo confrontati con la società e il mister, abbiamo condiviso il bisogno di tranquillità. La squadra ha accettato la proposta del ritiro.
Quagliarella confessa di non amare i ritiri, anche se afferma che forse è il secondo della carriera, ma sa che è la soluzione giusta per dare un segnale. Contro il Bologna la Sampdoria non potrà sbagliare:
Sinceramente non sono un amante dei ritiri, penso siano pesanti per tutti. Però adesso è proprio la misura che dà un segnale forte sulla nostra situazione. Ti fa pensare. Non è bello stare in giro così, non tornare dalle proprie famiglie dopo l’allenamento. Siamo perfettamente consapevoli di essere chiamati a fare risultato contro il Bologna: sarà un crocevia.
Ritiro Sampdoria, Quagliarella e il ruolo di leader
Ritiro Sampdoria, Qugliarella difende D’Aversa. Le parole
LEGGI ANCHE Sampdoria, Damsgaard operato: fuori un altro mese. I dettagli
All’interno della rosa della Sampdoria Quagliarella non è solo il capitano. Fabio è il leader e colui che ha maggiori responsabilità verso i compagni. In questi giorni – e non solo – tiene costanti contatti con Ferrero e Faggiano e difende D’Aversa:
Ai più giovani bisogna fare capire per quale club stiano giocando. Mi confronto regolarmente con Ferrero e Faggiano. Sanno che il gruppo squadra c’è e che siamo con l’allenatore. Se continuiamo a sbagliare cose elementari in campo le responsabilità sono le nostre, non dell’allenatore. Il mister è con noi e noi siamo con lui.
Tra le diverse critiche mosse alla squadra in queste prime giornate c’è quella che fa riferimento alla mancanza di personalità. Quagliarella sa, però, che è un’osservazione tipica dei momenti difficili:
È un modo di dire. Che cosa significa? Tutti vogliamo fare bene, tutti quando si perde rosichiamo. Avere personalità vuol dire che durante la partita si deve urlare? Ognuno di noi, io per primo, può e deve migliorare.