La Sambenedettese ha revocato lo sciopero e sabato scenderà in campo ancora una vola senza stipendi. E Maxi Lopez ci mette ancora una volta la faccia
Quella di Maxi Lopez è una bella storia, quella della Sambenedettese ancor di più. Ricorda quella del Pisa di Gattuso, quella anche del Parma di Donadoni. Storie di stipendi non pagati, di club in crisi, di giocatori che non rinunciano a fare i calciatori. Storie di vita.
La Sambenedettese ha deciso di scendere in campo contro il Matelica (sabato alle 12.30), revocando lo sciopero che era stato annunciato pochi giorni fa. La condizione per revocarlo sarebbe stato quello di di ricevere da parte della società il pagamento degli stipendi arretrati. La Samb, però, ha deciso che scenderà in campo anche se gli stipendi, al momento, non sono stati pagati. A comunicarlo il capitano della squadra, Maxi Lopez…
Maxi Lopez ha spiegato la decisione della squadra di scendere in campo
Sambenedettese, Maxi Lopez ci mette ancora una volta la faccia
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Una decisione di squadra resa nota da Maxi Lopez, capitano della Sambenedettese, con attorno tutti i compagni di squadra ha annunciato la volontà di scendere in campo contro il Matelica nonostante la situazione e le nuove promesse disattese.
Siamo qui per ribadire nuovamente la nostra situazione. Viviamo di promesse mai mantenute dallo scorso ottobre, siamo arrivati ad aprile senza aver ricevuto lo stipendio da cinque mesi. Nonostante le numerose promesse, nessuno di noi si è visto accreditare lo stipendio e la situazione non è cambiata anzi si è aggravati per gli sfratti di alcuni di noi. Ringraziamo i cittadini di San Benedetto e chi lavora per la Sambenedettese che non ci hanno fatto mai mancare niente
Un discorso chiaro, di giocatori che non guadagnano i milioni di euro che si prendono in Serie A. Giocatori ma prima di tutto uomini con delle famiglie da mantenere. Ma anche uomini che hanno deciso di andare avanti fino alla fine.
Una volta compreso che niente sarebbe cambiato abbiamo aperto lo stato di agitazione, si è trattato di un atto necessario. Le retribuzioni arretrate continuano ad accumularsi, la fideiussione non sarà sufficiente a garantire il pagamento di tutti gli stipendi. Abbiamo deciso di scendere in campo sabato, rimandando ogni decisione in ordine alla proclamazione dello sciopero nelle prossime giornate di campionato. Si tratta di una scelta decisa da noi calciatori senza alcun condizionamento esterno e ci abbiamo messo la faccia per l’ennesima volta…