Le anticipazioni dell’intervista di Alessandro Cattelan all’ex attaccante della Sampdoria Gianluca Vialli nel docu-show di Netflix disponibile dal 18 marzo
Alessandro Cattelan e Gianluca Vialli. Un binomio che sarà protagonista di una delle puntate di “Una semplice domanda”, il docu-show di 6 puntate disponibili dal 18 marzo su Netlifx. Il settimanale Oggi ha visto in anteprima la chiacchierata tra i due, svelandone alcuni contenuti.
Vialli dal 2018 ha dovuto iniziare a fare i conti anche con la morte, quando gli è stato diagnosticato il tumore al pancreas. L’ex attaccante e bandiera della Sampdoria confessa la sua paura:
Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato.
La visione positiva di Vialli continua ad accompagnarlo durante questa malattia. Luca cerca di trovare il bello anche in questa esperienza così difficile:
La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita – e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno – è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità.
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Vialli, e lo ribadisce anche a Cattelan, non considera quella contro il cancro una ‘battaglia’. Sarebbe, infatti, distruttivo farlo, ma Luca ha un’altra concezione di questo suo ‘compagno’:
Se facessi una battaglia contro il cancro ne uscirei probabilmente distrutto. Lo considero, in questa fase della mia vita, un compagno di viaggio che spero prima o poi si stanchi e dica “ok, ti ho temprato, ti ho permesso di fare un percorso, adesso ti lascio tranquillo”.
La sua condizione ha imposto a Vialli un cambiamento anche nel rapporto con la moglie Cathryn e le figlie Olivia e Sofia. L’obiettivo è cercare di insegnare il segreto della felicità:
Mi sento molto più fragile di prima. Cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva con la quale guardi la vita, che non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorare ogni giorno, devi aiutare gli altri. Secondo me questo è un po’ il segreto della felicità. E soprattutto cerco di fare in modo che abbiano l’opportunità di trovare la loro vocazione.
Uno scopo, un motivo per cui vale la pena provare emozioni. Questo è lo scopo di Vialli, che esprime nel finale della sua intervista con Cattelan. Luca cerca di insegnare a convivere con le emozioni e ad accettarle:
Io penso che lo scopo della vita sia proprio quello di trovare uno scopo nella vita. Quando trovi un motivo per cui vale la pena risolvere i problemi, arrabbiarti, gioire, è molto più facile provare la pulsione della felicità. Però cerco di dimostrare loro che va bene anche essere vulnerabili, piangere, essere tristi. Bisogna accettare queste emozioni, assorbirle, sapendo che poi passano. Anche perché se non sei mai triste come fai a capire quanto è bello essere felici?