Torna l’appuntamento con La Puntina di Massimiliano Lussana. La sconfitta della Sampdoria di Roma è bella, è diversa. E’ una partita giocata da Ranieri, quello che non ha fatto a San Siro.
Tanto ero stato severo con la pessima Sampdoria dell’altra sera, tanto devo inchinarmi rispetto alla splendida Sampdoria di Roma, la più bella dell’anno, almeno nel primo tempo. Al di là del risultato.
Una partita che è uno spot per il calcio da qualsiasi delle due parti del campo la si veda. Una partita così bella è anche una gioia per i pensieri futuri, indipendentemente dal risultato, ribadisco.
La splendida partita del Sassuolo di De Zerbi al Meazza dimostra che la timidezza con cui si era entrati in campo domenica sera era assolutamente sbagliata e fuori posto e lì probabilmente aveva sbagliato anche Claudio Ranieri.
Lo stesso Ranieri che all’Olimpico è stato un eroe, un uomo di un poema epico che si porta dietro non solo Leicester (per la gioia di Ivan Ambrosio), ma anche uno scudetto perso all’Olimpico nel campionato 2010-2011 dopo la più esaltante rincorsa mai vista, proprio per aver ceduto in casa alla Sampdoria che vinse con una doppietta di Pazzini che negò a un grande allenatore e un grande uomo, romano e romanista di San Saba, di vincere lo scudetto a casa sua.
Lo stesso Ranieri che cominciò proprio contro la Roma la sua avventura blucerchiata, subentrando a Eusebio Di Francesco, che era lo stesso tecnico che sostituì alla Roma la scorsa stagione, come in una storia circolare di corsi e ricorsi storici.
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La Sampdoria c’è. Oggi la paura fa meno paura…
E poi tre nomi più uno che mi piace citare: l’uno, che in qualche modo era atteso, è quello di Manolo Gabbiadini, che ha saputo sfruttare benissimo l’errore di Diawara e ha fatto un gran gol dalla linea di fondo.
Gli altri sono nomi che non ti aspetti: Emil Audero, tanto criticato in questa stagione, che ha sfoderato una prestazione straordinaria con una serie di parate decisive.
Jakub Jankto, spesso segnalato fra i peggiori in campo di tante partite, anche da noi, e invece stasera fra i migliori, se non il migliore con tante giocate emozionate ed emozionanti, su tutte un tandem con De Paoli che valeva la serata.
E ancora Tommaso Augello, che non è un fenomeno, che non è e non sarà un fuoriclasse, che ha fatto un erroraccio, ma che è un ragazzo serio e fa sempre il suo e anche più del suo e ringrazio Mario Vestito, che di calcio (e di vita) ne capisce moltissimo per avermelo segnalato per tempo. Io uno come Augello non lo leverei più dall’undici titolare.
Insomma, davvero una bella partita, con una grande Sampdoria nel primo tempo, poi calata alla distanza, quasi con una storia speculare rispetto a quella vista con l’Inter.
Ribadisco: parlo al di là del risultato. Ma, se domenica sera avevo paura, questa sera sono molto, ma molto più tranquillo. La Sampdoria c’è.