Tra le squadre in lotta per la salvezza, la Sampdoria è quella che spende di più per gli ingaggi: i blucerchiati, al lordo, pagano quasi il doppio del Lecce
L’ultima posizione in classifica non rispecchia il vero valore della Sampdoria. Lo dicono gli esperti e, soprattutto, lo dice il monte ingaggi. Tra le squadre invischiate nella lotta per non retrocedere, i blucerchiati sono quelli che – al lordo – pagano di più gli stipendi. E, considerando la situazione economica, non è un buon segnale.
Come riportato da Il Secolo XIX, la Sampdoria paga 33 milioni di ingaggi lordi per una rosa che, finora, ha totalizzato appena 16 punti in 30 partite. Una media di poco più di un punto ogni due gare, che ha posto la squadra di Dejan Stankovic ultima con ben dieci lunghezze dallo Spezia che, a livello di ingaggi, spende 22 milioni lordi e ha uno stipendio medio di 650.000 euro.
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Analizzando, poi, le squadre più vicine ai blucerchiati, anche Cremonese e Verona (circa 22 milioni lordi), Udinese (23) ed Empoli (27) spendono meno. In fondo alla classifica degli stipendi c’è il Lecce di Pantaleo Corvino che, al netto delle contestazioni, è a quota 28 punti e ha cinque lunghezze sull’Hellas terzultimo.
I salentini sono costati appena sei milioni tra cartellini, procure e commissioni e hanno un monte ingaggi lordo di circa 16 milioni. La metà di quello della Sampdoria, che, però, ha ben 12 punti in meno. I blucerchiati a gennai hanno anche sfoltito gli stipendi, con gli addii dei vari Ciccio Caputo, Bartosz Bereszynski, Valerio Verre, Omar Colley, ma in una sessione era impossibile fare di più.