Nel dire addio alla Sampdoria, Ranieri riserva un pensiero all’impresa Scudetto della squadra di Mantovani e Boskov. Le sue parole.
Giù il cappello per la storia. Nel giorno del suo addio alla Sampdoria, quando le telecamere sono tutte per lui, Claudio Ranieri ha comunque voluto omaggiare gli eroi dello Scudetto della stagione 1990/91, celebrati in questi giorni per il trentesimo anniversario della storica vittoria. Il bel gesto di Ranieri che, nel lasciare i blucerchiati, decide di rendere omaggio al loro glorioso passato.
Lo fa all’inizio della conferenza stampa pre partita contro il Parma, la sua ultima partita alla guida della Sampdoria. Lo fa mentre sta per annunciare che, al termine del campionato, le strade della squadra e di Ranieri si separeranno.
Per prima cosa voglio rendere omaggio alla squadra campione trent’anni fa, la Sampdoria dello Scudetto. Una cosa che mi sembra doveroso fare per quella squadra che ha regalato un sogno alla tifoseria blucerchiata, alla città e al calcio.
La “Sampdoro”: menzione speciale per Boskov e Mantovani
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Un successo storico quello della Sampdoria di trent’anni fa, l’ultimo di una “Cenerentola” del calcio italiano. Una vittoria finale di cui Ranieri menziona in particolare due tra gli animatori più decisivi: il presidente Paolo Mantovani e il collega di Sir. Claudio di allora, Vujadin Boskov.
Trent’anni fa quei ragazzi guidati da un allenatore come Vujadin Boskov e soprattutto da un presidente come Paolo Mantovani hanno regalato questo sogno ai tifosi Doriani, per cui faccio questo pensiero di vero cuore
Ranieri dunque si unisce a tutte le manifestazioni di questi giorni, che hanno spaziato dall’esposizione della Coppa dello Scudetto in Piazza De Ferrari alla presentazione del libro “La bella stagione”, scritto a più mani da Gianluca Vialli e dai protagonisti del titolo della Sampdoria. Oppure il ritrovo dei tifosi blucerchiati di fronte al Bar Roma, a Sampierdarena. Senza dimenticare i giornalisti e opinionisti di sport che hanno espresso il loro ricordo di quel gruppo vincente che ha fatto la storia del calcio italiano.