Andrea Mancini non accetta le critiche eccessive per la situazione della Sampdoria: il ds blucerchiato difende l’operato di tutti, ricordando il punto di partenza…
In questi primi mesi della gestione di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi non sono mancati i problemi in casa Sampdoria, soprattutto in classifica. I blucerchiati, retrocessi in Serie B, hanno iniziato male il campionato e sono in piena zona playout. Non bisogna, però, dimenticare il punto di partenza.
Andrea Mancini, arrivato in società a luglio, a Tuttosport non dimentica qual è stato il punto di partenza, con la Sampdoria vicina al fallimento e i dubbi sulla possibilità che potesse addirittura iscriversi al campionato:
La proprietà lavora giorno e notte per riportare la Sampdoria dove merita. Ma a giugno la Samp ha rischiato il fallimento. Parliamo di cinque mesi fa, non di tre anni.
Sampdoria, Andrea Mancini chiede rispetto
Sampdoria, Andrea Mancini non accetta le critiche: ci vuole rispetto…
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Le critiche fanno parte del mestiere, ma Mancini vuole rispetto. Rispetto per il suo lavoro, quello di Nicola Legrottaglie e Andrea Pirlo, troppo spesso – secondo lui – finito al centro di discussioni circa il possibile esonero. Rispetto di chi, dunque, ha sposato il progetto blucerchiato e sta cercando di riportare in alto la società:
Le critiche fanno parte del mestiere, le accettiamo. Ma siamo anche un po’ stanchi. Penso ci voglia rispetto per chi lavora. Non è possibile che il mister, lo staff tecnico siano sempre sotto accusa, che si parli sempre di rischio esonero. Per me e Legrottaglie vale lo stesso discorso. Ci vorrà sicuramente del tempo. Ma ci vuole rispetto per chi lavora e ha sposato la Sampdoria.
Parole decise di Mancini, che, da sempre, ha respirato Sampdoria e la vive come una seconda pelle. La squadra, ora, sembra in risalita e la speranza è che i risultati possano, finalmente, arrivare con continuità.