Andrea Mancini si presenta emozionato per il suo ritorno alla Sampdoria, avvenuto prima del previsto. Ora è di nuovo a Genova per stare vicino ai calciatori
Un’emozione grandissima, con l’obiettivo di far avere un lieto fine a questa favola. Andrea Mancini è di nuovo alla Sampdoria, un anno dopo il suo addio. Un periodo di breve distacco, in cui però è cambiato quasi tutto. E infatti Mancio jr., oltre che emozionato, è anche stupito di essere tornato a Bogliasco dopo così poco tempo. Era sicuro che nel suo futuro ci sarebbe stata di nuovo la maglia più bella del mondo, ma non credeva di ritornare così velocemente:
Emozione immensa, come è stata l’anno scorso. Ci tengo a ringraziare il Barcellona e Deco per avermi permesso di crescere, ma mi sentivo in dovere di fare il massimo per cercare di aiutare questa società. Mi dispiace anche un po’ essere qui perché quando si cambia significa che le cose non vanno bene non avrei mai pensato di tornare così velocemente, sapevo che un giorno sarei tornato ma non pensavo così presto. Però sono molto contento di essere qui
Mancini torna a ricoprire quel ruolo che aveva lasciato un anno fa. Anche se è parecchio insolito che un direttore sportivo subentri in corsa a 6 partite dalla fine della stagione. Non potrà quindi essere operativo sul calciomercato, ma servirà da supporto emotivo e psicologico alla squadra, per fare quadrato e pensare al futuro divertendosi:
Non è facile entrare in corsa così, sarà un lavoro per me diverso rispetto all’anno scorso, ma io mi metto a disposizione h24 per tutti, cerchiamo insieme di portare spensieratezza e sorrisi. Dobbiamo venire qua e divertirsi. Futuro? Non esiste un futuro nostro, il nostro futuro è il Cittadella
Sampdoria, Andrea Mancini: “il presidente ha voluto ricreare la favola, speriamo nel lieto fine. La squadra ha valori importanti”
Sampdoria, Andrea Mancini: Non avrei mai pensato di tornare così velocemente. Mio ruolo? Sarà diverso…
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Per risollevare la Sampdoria, il presidente Matteo Manfredi ha deciso di riportare gli uomini della squadra d’oro di Paolo Mantovani. Per ricreare quell’atmosfera, quell’attaccamento, quella favola che 30 anni fa ha portato in alto la maglia e la piazza blucerchiata. Perché certi amori non finiscono. E infatti Mancini cita Antonello Venditti:
Certi amori non finiscono, come dice Venditti, credo che la Sampdoria sia unica in questo, gente che ha giocato qui 30 anni fa e ora si ritrova qui è una cosa bellissima, sono convinto che anche Luca Vialli sia qui con noi. Il presidente ha fatto un gesto incredibile, ha cercato di ricreare questa famiglia ricreando i valori della Sampdoria, sembra una favola ma è la realtà. Siamo felici, siamo contenti ma ora bisogna lavorare e pensare al campo
Dal suo arrivederci dell’estate scorsa, la squadra è cambiata molto e ha attraversato molte difficoltà. Ma Mancini non vuole pensare al passato, alla gestione precedente, ma vuole concentrarsi su quello che può fare lui:
Non bisogna pensare a questi 7 mesi, l’anno scorso era una situazione diversa e una squadra diversa. Anzi ringrazio la proprietà per avermi permesso di tornare, mi dispiace perché la proprietà quest’anno ha allestito una rosa importante, io devo però concentrarmi su quest’ultima parte di campionato, ci sono valori tecnici importanti, però quest’anno e l’anno scorso sono due situazioni diverse completamente. Non mi va di fare nomi, sono tutti validi e tutti possono darci una mano. Non c’è un giocatore in particolare
Andrea è infatti convinto che ci siano i valori tecnici nella squadra della Sampdoria per poter risalire la classifica e compiere la missione salvezza:
Io sono convinto che la squadra ha dei valori importanti e migliori di quelli visti finora, quello he è successo fino a lunedì non ci deve riguardare, dobbiamo partire da qui fino a fine stagione, sono convinto che persone e staff che incarnano i valori della Sampdoria possa dare una mano ai ragazzi, credo sia una questione mentale, i valori tecnici non si discutono, ci sono calciatori che hanno vinto campionati di Serie B