In Serie B il tecnico della Sampdoria Andrea Pirlo non è l’unico a usare il 3-5-2 come modulo di riferimento o per necessità? Il punto…
La Sampdoria era partita con un’idea tattica ben precisa, 4-3-3 e dominio del gioco. Col passare delle giornate però il tecnico dei genovesi Andrea Pirlo ha dovuto per forza di cose modificare l’assetto tattico della squadra, fino al definitivo 3-5-2.
I risultati sono dalla parte dell’allenatore, ma col rientro al massimo della condizione di Fabio Borini ed Estanislau Pedrola sicuramente si tornerà alle origini. Oppure no. Da capire anche se un ulteriore stravolgimento potrebbe alterare gli equilibri della squadra, infatti i risultati stanno arrivando e hanno permesso ai liguri di slaire fino al settimo posto (zona play-off).
In Serie B il tecnico blucerchiato non è solo
Sampdoria, il 3-5-2 di Andrea Pirlo: modulo di riferimento o necessità? Il punto
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Andrea Pirlo però non è l’unico allenatore a utilizzare questo schieramento. Il suo ex compagno al Milan e in nazionale Alessandro Nesta alla Reggiana (12^ in campionato) era partito con l’albero di Natale (4-3-2-1 di ancelottiana memoria) per poi cambiare dando maggiore solidità alla squadra.
Più o meno stesse motivazioni per il tecnico del Modena Paolo Bianco, lanciato verso la promozione diretta nella prima parte del girone d’andata ma pian piano perdendo punti e posizioni in classifica (oggi il Modena è 13°) ha dovuto riorganizzare tatticamente la squadra modenese. Anche Edoardo Gorini al Cittadella ha apportato lo stesso cambiamento, dopo anni di 4-3-1-2 (quasi dogmatico) la squadra prima dentro e adesso fuori dalla zona play-off (posizione attuale 10^) ha dovuto modificare il proprio assetto.
Anche Alberto Aquiliani al Pisa, prima in zona play-off mentre adesso fuori (11° posto al momento). La squadra inizialmente costruita per giocare dietro a 4 è passata a cinque in virtù di una maggiore compattezza tra i reparti. Infine anche Paolo Vanoli al Venezia (2°) ha optato per lo stesso sistema di gioco dei tecnici precedentemente citati. Partito col 4-3-3 per poi modificare lo schieramento dopo la cessione a gennaio di Dennis Johnsen (21 presenze in Serie B con i lagunari con 3 reti e 6 assist) alla Cremonese (diretta concorrente per la promozione diretta con un solo punto di ritardo in classifica) per 3 milioni di euro.