La Sampdoria è in crisi: tutti i tifosi se la prendono con Andrea Pirlo e non con la società, con Nicola Legrottaglie e Andrea Mancini…
Ve lo ricordate quel celebre show di Piero Chiambretti chiamato “MARKETTE”? La situazione di Andrea Mancini ricorda molto le trame di quel programma… Andrea, ha la Sampdoria nel cuore, non che figlio di Roberto. A luglio viene nominato a sorpresa Direttore Sportivo, ruolo mai ricoperto prima (in passato aveva provato a diventare agente prima di diventare scout della Fiorentina). La sua nomina, che certamente avrà fatto felice Roberto, stride con le necessità di una società che sia in uscita che in entrata doveva essere attivissima, dove dunque servono contatti e scaltrezze di mercato.
Andrea Mancini, 31 anni, passa il mercato a Livigno, in ritiro con la squadra, invece di andare, come ogni buon DS, ad incontrare agenti-calciatori- presidenti (ve lo ricordate il “condor Galliani” quando andò a prendere letteralmente a casa Mattia Destro?)
La domanda sorge spontanea: chi ha fatto (male!)il mercato? Quanta percentuale c’è di Andrea nel mercato in entrata e uscita e quanto di Don Legrottaglie, e quanto di Radrizzani? Perché ora nessuno parla lasciando Pirlo e giocatori come parafulmine?
Dalle cessioni raccogliamo 8 milioni quando ne avremmo potuti raccogliere almeno 15… Audero (scambio di prestiti alla pari con l’Inter per Stankovic), Gabbiadini (regalato al Al-Nasr), Bereszynski (scambio di prestiti per Stojanovic con l’Empoli), Augello (2 milioni + Barreca), Leris (2.5 milioni in B Inglese) e, per finire, il “capolavoro” Falcone, uno dei migliori portieri della scorsa serie A (per rapporto tiri subiti/goal subiti), SVENDUTO a solo 4milioni!
Sampdoria, cosa sta facendo Andrea Mancini?
Sampdoria Andy(9)Amo: tutti a scrivere #PirloOut ma invece di Andrea Mancini siete tutti contenti?
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Dopo tale performance i nostri prendono giocatori, a disposizione un budget minimo, ma anche qua gli errori si sprecano: 10 i centrocampisti centrali in rosa (Aksilden, Viera, Verre, Kasami, Benedetti, Yepes, Malagrida, Panada, Girelli e Ricci), 11 se ci aggiungiamo De Paoli mezzala.
Manca un “bomber”, uno che in carriera (non necessariamente in A) abbia segnato più di 100 reti, o, almeno essere in grado di raggiungere 15 reti stagionali, il difensore centrale esperto mai arrivato (così il Mister deve inventarsi Murru stopper).
Mentre Legrottaglie, in estate, sbandierava ai 4 venti i nostri obiettivi (quasi 20 i giocatori che in un modo o nell’altro ci hanno rifiutato, facendoci diventare la “barzelletta” del mercato) dove era il nostro DS?
Perché non interveniva di persona a parlare con la stampa? Andrea lo si vede finalmente, con Don Nicola, l’ultimo giorno di mercato. Obiettivo “un bomber per il mister”. Come è finita lo sappiamo tutti, il duo dopo avere provato con qualsiasi attaccante low cost/svincolato abbandonano l’Hilton 2 ore prima della chiusura del mercato senza bomber.
La situazione finanziaria è nota, il rapporto tra il Mancio e i nostri colori è indissolubile, ma a oggi devo prendere atto che anziché puntare su un vero DS abbiamo costituito un improbabile trio: a) Un padrone/gestore b) Un allievo DS c) il figlio d’arte, messo lì, perché conviene e perché quel cognome “gasa” i tifosi…