Nelle ultime due stagioni la Sampdoria non ha praticamente mai potuto contare su Manolo Gabbiadini, sempre alle prese con qualche infortunio
La Sampdoria è sempre alle prese con il problema dell’attacco. Roberto D’Aversa ha potuto infatti contare su Manolo Gabbiadini solo nella prima sfida con il Milan, prima che il giocatore si facesse nuovamente male. Un aspetto, questo, che nelle ultime due stagioni è stata, purtroppo, una costante per il numero 23 blucerchiato.
Dopo la stagione 2019/20 in cui, con undici goal in 33 partite, ha trascinato la Sampdoria alla salvezza, Gabbiadini è stato tormentato dai problemi fisici. Ciò che fatto nascere i continui problemi è stata l’ernia inguinale che ha condizionato oltre metà della scorsa stagione in cui ha saltato ben sedici partite, giocandone 17 (fonte Transfermarkt). Tra l’infortunio iniziale e l’attesa per l’operazione, Ranieri ha potuto contare su Manolo solo dalla venticinquesima in poi.
Sampdoria, Gabbiadini preoccupa: in passato, però, non era così
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E quest’anno la partenza non è stata incoraggiante. Ottantaquattro minuti con l’Alessandria, 71 con il Milan poi un altro infortunio. Sei partite saltate per il problema alla caviglia e un rientro che sembra essere ormai dopo la sosta. La sua avventura alla Sampdoria, però, era partita sotto altre stelle.
Nel primo anno e mezzo, infatti (da gennaio 2018 a settembre 2020) Gabbiadini ha disputato 53 incontri, saltandone solo uno per affaticamento muscolare. Andando indietro, poi, alla sua avventura inglese, i dati parlano di un attaccante da circa 30 presenze stagionali e da pochissimi infortuni.
In due anni al Southampton (da gennaio 2017 a gennaio 2019) solo sei gare saltate e sessanta presenze totali. Numeri che fanno effetto se confrontati con le 19 presenze dal settembre scorso a oggi.