Giorgio Perinetti ha analizzato l’organico della Sampdoria: secondo l’ex ds del Palermo serve qualcosa in più a centrocampo
A pochi giorni da Palermo-Sampdoria, partita tra le due forse più deluse di questo avvio di Serie B, ha parlato Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo dei rosanero e dell’Avellino. Domenica 24 novembre non sarà una partita facile per nessuna delle due, una partita da tripla.
Così l’ha definita l’ex direttore sportivo all’edizione genovese de La Repubblica. Una tripla tra grandi deluse:
Un derby tra due grandi deluse. Il Palermo è entrato in una dimensione internazionale, che darà grandi soddisfazioni nell’immediato futuro. Tutti pensavano a una protagonista assoluta. La Sampdoria aveva rilanciato alla grande e sembrava destinata a un ruolo analogo
La posta in palio, domenica al Renzo Barbera, è importante. Chi vince può risalire, chi perde rischia:
La Serie B resta un campionato imprevedibile e da decifrare, ma soprattutto dopo le soste si verificano dei risultati molto sorprendenti. Con queste premesse, Palermo-Sampdoria è la classica gara da tripla, ma certamente la posta in palio è importante e la compagine vittoriosa prenderà tanto slancio.
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Nella Sampdoria qualcosa – forse più di qualcosa – non ha funzionato in questi primi mesi. La classifica parla chiaro e dice che i blcuerchiati sono dodicesimi in classifica con ben 15 punti di svantaggio sul Pisa e 13 sul Sassuolo.
Ma cosa manca a questa Sampdoria? Secondo Perinetti l’attacco va bene, ma serve qualcosa in più negli altri due reparti. Ha poi analizzato anche la stagione di Simone Ghidotti, lo scorso anno all’Avellino insieme proprio a Perinetti. Il portiere, finora, è stato sfortunato:
In attacco ha dei giocatori decisivi. Devono completare la difesa e il centrocampo ha bisogno di maggiore qualità. Ghidotti? È stato premiato come miglior portiere del girone C. Ha una grande dote, la facilità di reagire all’errore. Era partito bene, ma è stato sfortunato. Adesso c’è affollamento nel ruolo