I molti goal subiti della Sampdoria sono segno di un problema del reparto difensivo, ma anche di scarsa sicurezza diffusa da Audero
Quest’anno la difesa della Sampdoria è stata un grande problema. Tra errori singoli e di reparto, i goal subiti sono arrivati a sessanta: due soli in meno del record negativo della stagione 2013/14. In quella stagione in porta c’era Da Costa, arrivato gratis nel 2010. Una cifra senza dubbio diversa rispetto ai 20 milioni spesi per un deludente Audero. I goal subiti non sono tutti colpa sua, ma è indubbio che, considerando anche i soldi spesi, l’ex Venezia abbia reso molto al di sotto delle aspettative.
Il suo problema più grande sono le uscite alte, dove, quando non va a vuoto, molto raramente trattiene il pallone. La sua presa, però, è diventata meno sicura anche sui tiri, come dimostra il grande errore sul 2-0 di Bernardeschi contro la Juventus. I tifosi, infatti, non si lamentano dei goal subiti – troppo facili imputarli solo al portiere, ma dell’insicurezza che diffonde a tutta la squadra.
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Tra i tifosi si rumoreggia, dopo il ko di Torino si è tornati anche a chiedere la cessione. Cessione che, a fronte dei 20 milioni spesi due anni fa, è improbabile. E allora ecco che si è andati alla ricerca dell’ultimo portiere veramente affidabile: quel Marco Storari che, nel 2010, fu decisivo per la Champions.
Nessuno da allora, né Romero, né Curci o Viviano sono arrivati a diffondere sicurezza. Tanto meno Audero che, quest’anno, ha palesato dei limiti nel gestire le difficoltà della Sampdoria.