Ibartosz Bereszynski è rimasto alla Sampdoria per tornare in Serie A: il polacco crede fortemente alla promozione
Duecento presenze. Bartosz Bereszynski ha raggiunto questo traguardo contro il Cesena e, in occasione di Sampdoria-Mantova, verrà premiato dal presidente Matteo Manfredi con una maglia speciale. Un traguardo importante che il polacco spera e sogna di festeggiare anche più avanti, con la promozione in Serie A.
Il sogno è questo e lo dichiara al Secolo XIX. E’ rimasto a Genova per far tornare la Sampdoria dove merita di stare:
Sono rimasto qui e nella mia testa c’è una sola cosa, realizzare questo sogno. Sarebbe importante anche per il mio futuro: sarebbe ancor più bello rimanere qui, giocare di nuovo con il Doria in A. Ma è il sogno di tutti, nessuno qui vuole rimanere in B. La Samp deve tornare dove merita. Sarà difficile ma dobbiamo lottare tutti insieme per farcela
Bereszynski, però, sa bene come ci sia da lavorare ancora. La speranza arriva da un potenziale offensivo non da poco, anche se bisogna sistemare la difesa:
Vedere che hai ancora tanto da migliorare ma fai 5 gol a Cesena. Dobbiamo sistemarci dietro, non solo noi difensori: certo non dobbiamo fare errori, ma si attacca e si difende tutti. La squadra è forte, a Cesena abbiamo vinto con l’anima e tante partite si portano a casa così. Nelle ultime partite, tolti quei pochi minuti con la Juve Stabia, abbiamo fatto bene.
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Quest’anno, come a Empoli, sta giocando da braccetto. Dopo una partenza a rilento, anche Bereszynski è in ripresa:
Non decido dove giocare, è giusto che scelga il mister. A inizio stagione non ero in gran forma, sono onesto, lo sentivo anche mentalmente. Non avevo ancora la famiglia qui, la casa, c’erano tante cose da sistemare: provavo a non pensarci ma mi entravano in testa. Ora sto meglio fisicamente, cresc in ogni allenamento o partita. Non ho saltato neanche un minuto, voglio giocare tutte l partite e farle bene. In nazionale ho giocato in questo ruolo, il braccetto può essere simile a terzino, a volte devi stare più al centro, altre, nel giro palla, mi ritrovo più largo.
Cosa ha aggiunto Andrea Sottil a questa squadra? Calcio, ma anche qualità mentali, che si stanno ripercuotendo in maniera positiva su tutto il gruppo:
Il suo modo di fare calcio, la sua passione, ha tanta esperienza, anche in A. La qualità c’è, il problema era mentale, stiamo crescendo nella testa.
Ora bisogna tornare a fare punti al Luigi Ferraris. Lo stadio di casa deve tornare a esere un fortino per la Sampdoria, che non deve pagare la pressione. E sfruttare la spinta de La Sud:
Abbiamo pagato l’inizio difficile ma deve diventare il nostro punto di forza. Chi viene deve avere paura, sapere che con la Samp è difficile. Dobbiamo iniziare già col Mantova, vincere al Ferraris come nel derby o con il Sudtirol ci potrà dare una spinta enorme