Beppe Dossena si aspetta risposte a Palermo da parte della squadra della Sampdoria, perché la società ha già fatto quanto poteva
È l’ora delle risposte. Qualcuno in casa Sampdoria deve provare a darle. Andrea Sottil lo fa dopo ogni partita e, alla fine di quella di Pisa, ha ricevuto anche delle critiche per quello che ha detto. Pietro Accardi lo ha fatto poi nella prima settimana di sosta per le Nazionali, chiarendo alcune situazioni, in particolare quella del tecnico (non è in discussione) e quella del ritiro (non punitivo ma risolutivo, finito dopo tre giorni).
Chi è chiamato a dare risposte ora è però la squadra. Deve far parlare il campo, dimostrando di aver compreso la lezione. A chiederlo a gran voce è Beppe Dossena, ex calciatore della Sampdoria, che crede che ora attorno ai giocatori sia stato fatto tutto il possibile per farli rendere al meglio:
Solo dal campo o dallo spogliatoio può nascere qualcosa. L’allenatore è quello, se dovessero cambiarlo ne arriva un altro, la società ha sancito il ritiro, poi ha deciso di finirlo, infine ci sono stati tre giorni di libertà. Tutto quello che c’era da provare è stato fatto. Se ora la squadra non reagisce è dura
Sampdoria, Dossena: “La società le ha provate tutte: ora tocca alla squadra”
Sampdoria, Beppe Dossena: ora è la squadra a dover dare risposte
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Secondo Dossena, infatti, la società ha già cambiato un allenatore ed esonerare anche Sottil significherebbe prenderne un altro, con tutte le incertezze del caso che si sono manifestate anche adesso. Allo stesso modo il ritiro, l’annullamento dei permessi e poi l’ammorbidimento dei provvedimenti, con la fine del raduno e i due giorni di riposo nel fine settimana, sono misure che la Sampdoria ha usato per redarguire i giocatori, far loro capire che serve cambiare rotta. Però poi è tornata alla normalità.
A Palermo deve arrivare una reazione del gruppo, un cambiamento da Sampdoria. Perché altrimenti, avverte Dossena, il percorso si può fare ancora più duro. E varrebbe a dire che la squadra, in un certo senso, dimostrerebbe di essere il problema. Di non essere all’altezza dell’obiettivo dichiarato in caso di sconfitta al “Barbera”. Per questo ora Gennaro Tutino e compagni dovranno dare delle risposte alle tante incognite che ruotano attorno ai blucerchiati.