Sampdoria, Mauro Bertarelli parla anche la difficile situazione societaria dovuta in larga parte anche alla gestione Ferrero
La stagione della Sampdoria non di quelle che finiranno sugli almanacchi e che saranno ricordati dai tifosi. Anzi, forse si, ma come un qualcosa da non fare più accadere in futuro.
Una stagione che ha radici ben lunghe e profonde radicate in una gestione non ottimale che parte da molto lontano e che è sott’occhio anche da chi ha sempre voluto il bene della società pur non facendone parte. Uno di questi è Mauro Bertarelli, 4 anni non fortunatissimi ma un legame profondo e che dura ancora oggi con il mondo blucerchiato. Anche da lontano l’ex attaccante si rammarica per l’annata orribile che stanno passando i tifosi, che, bontà loro, però non hanno mai abbandonato la squadra.
Sampdoria, Bertarelli: i tifosi tengo alla squadra e prima o poi s’incazzano…
Sampdoria, Bertarelli: non vedo prospettive rosee, e su Ferrero….
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Nel corso dell’intervista a tuttocampo.it Mauro Bertarelli ha affondato anche sulla situazione della società di Corte Lambruschini. Un momento tutt’altro che roseo dovuto soprattutto alla gestione di Massimo Ferrero che ancora oggi sta creando non pochi problemi alla società
Ad oggi non vedo prospettive rosee. A livello societario non mi sembra una situazione ottimale. Al di là della retrocessione che è quasi certa. Ha la tifoseria e il pubblico dalla sua parte, è una cosa da non sottovalutare, indipendentemente che vada in B o in altre categorie avrà sempre 20-25 mila tifosi al seguito e questo è un dato molto importante. Se riesce a mantenere la categoria e fa la B, faranno un campionato di vertice per tornare subito in A. Se invece fallirà allora li si apriranno altri scenari e non so da dove ripartirebbero. Purtroppo, la situazione che si è creata anche da altre persone come l’ex presidente Ferrero, ma forse è meglio non sapere certe cose… È meglio non sapere certe cose, perchè poi quando succedono, la gente che ci tiene, i tifosi s’incazza e poi sono loro a pagarne le conseguenze. Non si può dire nulla alla squadra e all’allenatore, l’unica certezza se dovesse retrocedere o fallire avrà sempre il sostegno della gente. Sono stato 4 anni a Genova e so quanto ci tengono