Le colpe della situazione della Sampdoria sono, per Biasotti, di Massimo Ferrero e non solo: nel mirino anche la cessione di Edoardo Garrone
Se la Sampdoria è arrivata a questo punto di crisi societaria è perché più di qualcosa, negli ultimi anni, è stato sbagliato. Secondo Sandro Biasotti, intervistato dal Secolo XIX, la colpa principale di questa drammatica situazione ha un nome e un cognome ben preciso: Massimo Ferrero.
L’ex presidente della Regione Liguria non ha dubbi sul fatto che sia stata la gestione dell’attuale proprietario a condurre la Sampdoria in questo stato di crisi:
La gestione Ferrero ha creato questa situazione drammatica, questo è assodato.
Le colpe, però, non sono esclusive di Ferrero. Biasotti critica anche l’errore di Edoardo Garrone, che, nel 2014, vendette la Sampdoria, nonostante non ci fosse l’immediata necessità:
Lo sbaglio è stato di Garrone nel consegnare la Samp a questo personaggio. Bastava vederlo, Ferrero. L’ho incontrato a cena a Roma come presidente del “Sampdoria Club Parlamento” e appena lo vedi lo pesi, lo capisci. Non gli avrei mai ceduto la Samp e poi i Garrone non avevano la necessità immediata di cedere, sono i più facoltosi della Liguria.
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Lo stesso Ferrero chiese a Biasotti di entrare a far parte del Cda blucerchiato. Una proposta a cui l’ex parlamentare rispose in modo deciso:
Ferrero è pure una persona simpatica, cordiale, ci puoi ridere insieme, mi aveva chiesto se volevo entrare nel Cda ma elegantemente gli ho detto “no grazie, ho altri impegni…”.
Sempre a proposito di un suo possibile – futuro – ingresso nel Cda Biasotti è molto sicuro: preferisce fare il tifoso.
Io nel Cda? No, lo ripeto, preferisco fare il tifoso. Però ci può stare che un fondo coinvolga anche imprenditori locali.