La Sampdoria si gode un Bonazzoli finalmente sbocciato: tra la fiducia di Ranieri, il rapporto con Quagliarella e i goal dedicati a Nonno Berto
Dopo un continuo girovagare qua e là, tra prestiti e mancate conferme, ora Federico Bonazzoli si sta prendendo il suo spazio alla Sampdoria. Tre goal nelle ultime due partite e la sensazione che questo sia davvero un nuovo inizio: “Era l’ora di darmi una svegliata, altrimenti qui i treni continuavano a passare. Questo doveva essere l’anno giusto. Il talento non basta, ora ho la mentalità giusta”.
La rinascita di Bonazzoli è passata da un momento tragico, la scomparsa del nonno Berto nei primi giorni di lockdown: “Era il mio primo tifoso. Ho risentito molto della sua mancanza e mi sono detto: da ora ogni goal è dedicato a lui. Sento di star ripagando la sua fiducia“.
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La fiducia di Nonno Berto e di Claudio Ranieri: “Il mister ha enormi meriti per la mia crescita e per quella di tutta la squadra. C’è armonia, si va in campo con il sorriso. Grazie a lui ho fiducia: ora mangerò l’erba ogni volta che scenderò in campo”.

Contro il Cagliari c’è stato un momento da libro “Cuore”, quell’abbraccio a Quagliarella che sa di benedizione: “Fabio mi ha preso sotto la sua ala. Sono fortunato ad allenarmi con un fuoriclasse come lui: provo a rubargli qualcosa. Per me è sempre stato un idolo“. Ma con il Cagliari non c’è solo quello da ricordare: “Il goal del 3-0? Mi piace azzardare. C’era quella palla lunga e non ci ho pensato due volte”.
Chiusura sulla salvezza: “Niente calcoli, viviamo di partita in partita. Manca davvero poco, ma non dobbiamo mollare adesso. Rimpianti? Le annate storte capitano, ora dobbiamo solo pedalare”.