Proteste di Sottil dopo Sampdoria-Brescia per il goal annullato ad Akinsanmiro: come dopo Cittadella, l’ex arbitro Calvarese dà ragione ai blucerchiati
La Sampdoria, dopo la sconfitta contro il Brescia, esce da questi tre impegni in una settimana con 4 punti, ma anche con due episodi arbitrali che hanno fatto non poco protestare i blucerchiati. Dopo la partita contro il Cittadella, infatti, Andrea Sottil ha recriminato per il l’episodio su Estanis Pedrola nei minuti finali, che, secondo il tecnico, era chiaramente rigore perché “L’avversario la palla non la prende“.
Dopo pochi giorni, a Marassi, la Sampdoria passa in vantaggio col Brescia, ma l’arbitro Alberto Arena annulla, con aiuto del Var, per un tocco di mano di Ebenezer Akinsanmiro. Sottil ha nuovamente protestato nel post gara, sottolineando che gli episodi a sfavore dei blucerchiati cominciano a essere tanti. Anche il direttore sportivo Pietro Accardi ha preso la parola sottolineando la svista del direttore di gara.
E, a favore della Sampdoria, ha parlato ancora una volta l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese. Dopo Cittadella, infatti, aveva detto che quello su Estanis Pedrola era fallo e che, quindi, mancava un calcio di rigore alla squadra di Sottil.
Sampdoria, Calvarese: “Goal annullato ad Akinsanmiro? Non c’è immagine chiara”
Sampdoria-Brescia, goal annullato ad Akinsanmiro: Gianpaolo Calvarese dà ancora ragione a Sottil. La spiegazione
LEGGI ANCHE ESCLUSIVA – Sampdoria, Roberto Albisetti: per la Serie A si dovranno investire 50 milioni di euro. Il motivo
Anche questa volta Calvarese si è unito alle proteste di Sottil, evidenziando, sul suo sito calvar.it, che non c’è un’immagine chiara con cui determinare se è fallo di mano oppure no. Tanto è vero che è circolata anche una fotografia che immortala l’azione dalla prospettiva opposta a quella vista in diretta, che mostra un tocco di pancia di Akinsanmiro. Per cui l’ex arbitro afferma:
L’unico dubbio da dirimere è se il pallone venga toccato o meno con la mano: se così fosse, conterebbe poco la volontarietà o meno dell’impatto, perché a segnare è lo stesso calciatore che tocca (eventualmente) di braccio. E il gol sarebbe, appunto, da annullare, come è stato fatto. Il problema però è un altro: guardando tutte le immagini si fa fatica a trovarne una dirimente: in questi casi sarebbe meglio lasciare la decisione del campo, come accadde ad esempio proprio a Marassi l’anno scorso in occasione del gol di Pulisic contro il Genoa
In assenza di immagini chiare ed evidenti, il Var avrebbe dovuto confermare la decisione di campo, più immediata nel valutare l’entità del tocco. Una svista procedurale della squadra arbitrale di Sampdoria-Brescia che, quindi, si iscrive alla lista di penalizzazioni a sfavore dei blucerchiati.