Bruno Pizzul gioca d’anticipo Sampdoria-Udinese parlando del momento no, di Quagliarella e di Claudio Ranieri
“Per l’Udinese è una partita delicata ma lo è di più per la Sampdoria”. La classifica non mente, Bruno Pizzul nemmeno. Nato a Udine, cresciuto con un pallone tra i piedi e anche con una maglia dell’Udinese indosso, finito a raccontare il grande calcio, quello che oggi non c’è più. Pulito negli interventi, diretto nel dire quello che pensa, anche quando parla di Sampdoria, di una sfida che inevitabilmente sente sua…
Sorpreso di vedere la Sampdoria in fondo alla classifica?
“Si, molto e credo che la colpa sia dovuta alle vicende societarie che hanno disturbato un pò tutti. La Sampdoria storicamente è abituata ad altri dirigenti, a proprietà forti, con disponibilità economiche importanti. Comunque la rosa attuale della Sampdoria è tale per fare di più, dare altro che quello che ha fatto vedere fin qui. Ora sta facendo molta fatica, c’è un calo di rendimento da parte di qualche giocatore simbolo, anche di Quagliarella, che non riesce a ripetere la miracolosa stagione di un anno fa”
Quagliarella può diventare un problema per la Sampdoria?
“E’ un ragazzo intelligente, attaccato alla squadra, alla società e ai suoi tifosi e credo che saprà capire quando sarà il momento di farsi da parte. Non sarà mai un problema. Lasciarlo fuori ora non so se sia la scelta migliore ma c’è un tecnico, deciderà lui…”
Sampdoria, Bruno Pizzul: Ranieri? Niente di speciale…
Claudio Ranieri è l’allenatore giusto per raggiungere la salvezza?
“Non darei a Ranieri capacità particolari. Sta facendo quello che deve ogni allenatore con una rosa che merita un’altra posizione di classifica. L’allenatore più bravo in certe situazioni è quello che sbaglia di meno. E lui ora sta sbagliando poco. Ma non esageriamo con le celebrazioni”
Che Udinese dobbiamo aspettarci?
“Una squadra decisa a continuare a fare bene da quando non c’è più Tudor. Con Gotti è un’altra squadra. Il suo arrivo ha risolto i problemi che c’erano nello spogliatoio. Ma i tifosi si aspettano ancora di più, dalla squadra e dalla società…”