Sampdoria, Garrone risponde duramente all’irruzione dei tifosi presso la sede di Società San Quirico. La nota stampa dell’ex presidente blucerchiato
Edoardo Garrone non ci sta. Con i fatti verificatisi lunedì 30 gennaio il limite è stato superato, secondo l’ex presidente della Sampdoria, che con una nota stampa ha voluto replicare ai brutti episodi andati in scena in giornata. Il primo è quello del proiettile recapitato in forma anonima presso la sede della società, allegato ad una lettera che recitava “Questo è a salve, il prossimo non lo sarà” e indirizzato proprio a lui e a Massimo Ferrero.
Il secondo episodio ha toccato invece più da vicino gli stessi interessi di Garrone. Alcuni tifosi si sono recati a manifestare sotto la sede di Società San Quirico, affiggendo manifesti e intonando cori contro la sua famiglia. Al che l’ex patron della Sampdoria ha detto basta: il limite tollerabile è stato superato.
Sampdoria, Garrone duro contro le manifestazioni dei tifosi: “superato il limite di tolleranza. Pericolosità gravissima”
Sampdoria, busta con proiettile e manifesti: la dura risposta di Edoardo Garrone
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Ecco il contenuto del comunicato di Edoardo Garrone:
L’aggressione avvenuta oggi per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Società San Quirico segna il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica.
Il clima che si è originato in città e nella tifoseria, alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social (siano essi dilettanti o professionisti) ha raggiunto un grado di pericolosità gravissimo.
Faccio appello alle autorità, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perché si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra città. Pur confermando di non avere alcuna responsabilità nella situazione attuale della Società U.C. Sampdoria, che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica (pur se indirizzato alla persona sbagliata), ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale (sin qui troppo tollerata) che, soprattutto, fisica