Tour de force Sampdoria, il calendario non perdona Semplici che non trova il tempo di lavorare, mentre Sottil ha beneficiato di tre soste in tre mesi
Lasciamogli il tempo di lavorare. Una frase che si è già sentita spesso a Bogliasco ultimamente. La Sampdoria, solo nel girone d’andata, ha dovuto azzerare e ripartire già due volte in questa stagione, prima con l’arrivo di Andrea Sottil e poi con quello di Leonardo Semplici. Due tecnici i cui esordi sulla panchina blucerchiata sono stati abbastanza simili, ma il seguito, per il momento, si configura decisamente diverso.
Chiamato a metà settimana a lavorare, Sottil ha esordito sulla panchina della Sampdoria con uno 0-0 a Marassi contro il Bari. Stesso risultato, stessi giorni lavorativi (pochi) a disposizione per prepararsi anche per Semplici, che il pareggio a reti bianche in casa lo ha fatto con lo Spezia. Da qui, però, cambia tutto. Perché il tecnico di Venaria, appena dopo la prima gara, ha avuto una sosta per le Nazionali, in cui provare ad affinare il lavoro e cominciare a trasmettere i suoi concetti. Al ritorno in campo, poi, la sua squadra ha perso in casa del Cosenza.
Alla seconda pausa i blucerchiati sono tornati in campo vincendo contro il Cesena. La terza, invece, ha fruttato il pareggio di Palermo. In generale, Sottil ha avuto il tempo di lavorare. Nelle prime 12 partite sulla panchina della Sampdoria, ha beneficiato di ben 3 soste per gli impegni delle Nazionali, significa tre settimane di lavoro senza partita nel fine settimana. Tempo che, invece, Semplici, non ha avuto.
Sampdoria, 5 partite in 18 giorni per Semplici: tour de force netto rispetto a Sottil
Sampdoria, calendario senza sosta per Leonardo Semplici: che differenza rispetto a Sottil!
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Dal suo arrivo, Semplici ha già disputato due partite nel giro di una settimana e, in previsione, ce ne sono altre tre in un tempo minimo. In poche parole, giocherà 5 partite in un lasso di tempo di 18 giorni da quando è arrivato. Ha avuto in media due giorni e mezzo per preparare una gara, troppo pochi per poter già trasmettere il suo credo alla squadra.
E infatti ha cominciato dalle basi, riproponendo un 3-5-2 familiare ai suoi giocatori perché con quel modulo hanno giocato da inizio anno. Poi ha sperimentato un 4-3-3 a Roma, senza riscuotere per ora molto successo. E ha lavorato molto sulla componente mentale del gruppo, perché ancora non ha avuto il tempo utile per lavorare su quella tattica. Anche perché, probabilmente, è sulla testa che serviva lavorare più urgentemente.
Purtroppo Semplici ha avuto pochissimi giorni per preparare partite importanti e delicate, come quella contro lo Spezia, la Cremonese e, in futuro, quella con il Pisa. Gare fondamentali contro squadre di alto livello, contro cui provare a vincere o, almeno, a non perdere. È riuscito con gli aquilotti, per nulla a Roma.
La prima vera sosta che il nuovo allenatore della Sampdoria avrà è quella invernale, a cavallo tra capodanno e l’Epifania. Un momento in cui anche Semplici può fermarsi, riprendere fiato e studiare con calma la strategia migliore per la sua squadra. Cosa che finora, a differenza di Sottil, non ha quasi potuto fare vista la frenesia degli impegni in calendario. Un altro motivo per cui, col senno di poi, forse era meglio cambiare il tecnico prima del Sassuolo, anche se forse la differenza sarebbe stata minima.