Ciccio Caputo, il rinforzo in attacco del mercato della Sampdoria, dopo l’esordio con l’Inter è atteso dalla sfida contro l’Empoli, sua ex squadra
Contro l’Inter ha fatto il suo esordio in maglia blucerchiata Ciccio Caputo. Il nuovo attaccante della Sampdoria, tornato in Liguria quattro anni dopo l’avventura all’Entella, è rimasto stupito dalla grande accoglienza che i tifosi hanno riservato alla squadra fuori dallo stadio:
È stata una grande emozione, cominciata quando siamo stati accolti, all’arrivo in pullman allo stadio, con cori e fumogeni. La Sampdoria ha una tifoseria pazzesca, è sempre stato un piacere giocare in uno stadio simile e ora ancora di più.
È stato un esordio non facile per Caputo, che si è subito dovuto scontrare contro la difesa dell’Inter. Il risultato, però, è stato positivo per la Sampdoria, che è riuscita a portare a casa un punto contro un avversario molto temibile:
L’esordio è stato positivo per il risultato, ma sono arrivato in un momento particolare, tanti compagni erano assenti. Questa settimana siamo al completo, posso entrare meglio nei meccanismi previsti dal mister.
Sampdoria, Caputo non teme la concorrenza
Sampdoria, Caputo ringrazia Ferrero e Faggiano. Le parole
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La concorrenza in attacco non manca. La Sampdoria può infatti contare su Fabio Quagliarella, Torregrossa e – quando tornerà – Manolo Gabbiadini. Caputo ha un modo di giocare diverso dagli altri tre, sa che dovrà lottare per convincere sempre D’Aversa:
Gabbiadini lo conosco da avversario, lo vedo al campo, non mi sono ancora potuto allenare con lui. Con Torregrossa abbiamo un amico in comune. Quagliarella si presenta da solo. E’ un orgoglio giocare con Fabio, ma siamo tutti potenziali titolari. Deciderà D’Aversa. Mi sacrifico tanto? Mi metto a disposizione della squadra.
Per il suo arrivo alla Sampdoria è stato decisivo il ruolo di Daniele Faggiano. Caputo e il ds blucerchiato sono stati insieme a Noicattaro, a Bari e a Siena e non ci hanno messo molto a trovare un accordo:
E’ bastata una parola: finalmente. Mi ha sempre voluto. C’è stima reciproca. Sono qui anche grazie a Ferrero.
Il sogno mondiale, nonostante i 34 anni, può restare vivo anche se Caputo per ora pensa solo alla Sampdoria. L’attaccante è concentrato sulla sfida contro l’Empoli, con cui ha giocato e segnato tanto. Conosce molto bene l’ambiente e Andreazzoli e sa che non sono giocatori da sottovalutare:
Dobbiamo interpretare la gara come una finale.