Umberto Calcagno, presidente dell’AIC è intervenuto sull’episodio di razzismo subito da Ebenezer Akinsanmiro in Brescia-Sampdoria
L’episodio di razzismo di cui è stato vittima Ebenezer Akinsanmiro ha portato a delle serie riflessioni in Serie B. Il centrocampista della Sampdoria è stato bersagliato dai tifosi del Brescia, finendo lui stesso per essere ammonito dopo l’esultanza ritenuta provocatoria in seguito al goal del momentaneo vantaggio di Massimo Coda.
Sull’episodio è intervenuto, all’edizione genovese de La Repubblica, anche Umberto Calcagno, presidente dell’AIC:
Oltre il danno anche la beffa. Non è accettabile che un calciatore possa essere condizionato nella sua professione all’interno di una partita. Siamo sempre a ripeterlo, ma non lo consideriamo un esercizio inutile. Certamente non accettiamo che venga colpevolizzato il gesto di un giocatore, che è, senza dubbio, la vittima in questa situazione.
Sampdoria, Calcagno: Akinsanmiro una vittima
Sampdoria, caso Akinsanmiro, Umberto Calcagno: ammonizione assurda, è una vittima
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Di chi è la responsabilità di uanto accaduto? L’arbitro Davide Massa ha ammonito il centrocampista, ma la responsabilità, secondo Calcagno, è di chi avrebbe dovuto garantire l’ordine pubblico e non è stato in grado di farlo adeguatamente:
Le norme esistono e solo il direttore di gara, che è in campo, ha gli elementi per scegliere il giusto comportamento. Devo dire che la nostra classe arbitrale è preparata e ormai sa gestire anche queste situazioni particolari, ma ribadisco che la maggiore responsabilità è di chi gestisce l’ordine pubblico.
Quali possono essere le contromisure?
È fondamentale la tempestività della sanzione. Servirebbe, però, utilizzare strumenti nuovi, ad esempio penso al riconoscimento facciale degli spettatori, che accelererebbe il riconoscimento, in stadi di nuova generazione, sul modello di quanto succede all’estero.
Intanto la Lega di Serie B sta lavorando a un protocollo anticrazzismo. I presidentei dell’Aia e delle società sono stati a colloquio per impostare delle modalità di intervento immediato. Prontera, durante Reggiana-Bari, ha sospeso per sei minuti per gli insulti a Mehdi Dorval, Massa ha fatto diffondere un messaggio dallo speaker, ma servono regole più severe.