La Sampdoria non ha nulla da temere: l’esposto di Massimo Cellino sui riscatti di Pedrola e Leoni non ha fondamenta. I blucerchiati si sono mossi all’interno delle regole
Non c’è stato niente di illecito nelle operazioni di mercato della Sampdoria. Al netto dell’esposto di Massimo Cellino sul modus operandi blucerchiato in seguito all’omologa del piano di ristrutturazione del debito, nulla da rilevare per la Figc.
La Federazione ha passato la palla alla Lega Serie B, ma la Sampdoria non ha nulla da temere per quanto riguarda i riscatti di Estanis Pedrola e Giovanni Leoni. Sono queste due, infatti, le operazioni contestate dal presidente del Brescia alla società blucerchiata. Contestazioni che non hanno fondamenta.
Sampdoria, Pedrola sarà pagato nel 2025: Leoni invece…

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Sampdoria, Cellino arrenditi: i riscatti di Pedrola e Leoni sono regolari. Ecco perché
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Per i riscatti del classe 2006 e del classe 2003 non è stata aggirata nessuna norma. Anche perché Leoni è stato pagato, mentre Pedrola ancora no, anche se sono stati raggiunti, già nell’ottobre del 2023, i termini per far scattare l’obbligo di riscatto.
Il pagamento di Pedrola, per accordi con il Barcellona, scatterà a giugno 2025 dato che non è arrivata la promozione in Serie A, mentre per Leoni è stata rispettata la norma sui riscatti. La Sampdoria ha potuto versare gli 1,5 milioni al Padova a patto, poi, di compensare l’indicatore di liqudità entro l’8 agosto. Compensazione già avvenuta con buona pace di Cellino e del suo esposto.