Compie gli anni oggi Toninho Cerezo, che ripercorre gli anni d’oro alla Sampdoria tra aneddoti e il grande clima che si respirava a Genova
Compleanno in solitaria per Toninho Cerezo, campione d’Italia con la Sampdoria, che oggi festeggia, in Brasile i suoi 65 anni: “I miei nipoti mi hanno lasciato qui e sono tornati a Genova. Non vedo l’ora di tornarci anche io, dato che la sento come casa mia”.
Il brasiliano, poi, ricorda quegli anni magici a Genova: “Sento sempre Lanna, Vierchowod, il Mancio, Vialli. Eravamo una famiglia. Da Quarto a Nervi a Bogliasco era una casa unica. Questo ha fatto la differenza: in quegli anni alla Sampdoria c’era un clima che non c’era in nessuna altro club di Serie A”.
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Ci sono aneddoti divertenti su quella squadra, come la vicenda dei cani e i balli al Carillon: “I miei compagni si lamentavano dei cani, ma poi ci giocavano. Per tenerlo buono avevo detto a Boskov che portavano via il malocchio. I balli al Carillon? Meglio non raccontare, ma lì non ero così lento come dicevano…”
Proprio sulla lentezza Cerezo chiude così: “Essere più intelligenti consente di correre meno, ma non tutti capivano”.