Clarence Seedorf sarà al Ferraris per Sampdoria-Reggiana per l’omaggio a Sven-Goran Eriksson, il tecnico della sua prima esperienza in Italia
Sarà una giornata molto emozionante per tutti i tifosi della Sampdoria e non solo. Al Luigi Ferraris, prima della partita con la Reggiana che potrebbe consegnare l’accesso aritmetico ai playoff, ci sarà l’omaggio al grande Sven-Goran Eriksson, che rimane, tuttora, l’ultimo allenatore ad aver vinto un trofeo in blucerchiato (Coppa Italia 1994).
Presente anche Clarence Seedorf, arrivato in Genova a 19 anni nel 1995, che ha trovato sulla panchina proprio Eriksson. Seedorf, che ha vinto tutto in carriera, non dimentica l’importanza di Eriksson:
È stato un anno di formazione, considero fondamentale il passaggio alla Sampdoria per la carriera. In quella fase della mia vita, Eriksson mi ha aiutato molto, mi ha fatto giocare con grande regolarità, mi ha dato consigli sulla cultura italiana, non solo calcistica, e questi insegnamenti mi hanno accompagnato nella vita.
All’edizione genovese de La Repubblica, Seedorf racconta di come Eriksson lo abbia migliorato sul campo, chiedendogli anche uno sforzo in fase difensiva
Eriksson mi chiese di fare qualche rincorsa in più, perché sarebbe stata apprezzata dal pubblico e dai compagni, anche se magari serviva a poco dal punto di vista pratico. Nel calcio, come nella vita, conta anche la cultura di un paese e il gusto del pubblico.
Clarence Seedorf: la Sampdoria ha il DNA da Serie A
Sampdoria, Clarence Seedorf: Eriksson mi ha cambiato la vita. Ecco perché
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Un uomo saggio: questa è la definizione di Clarence Seedorf, che non poteva mancare nel giorno dell’omaggio a chi lo ha lanciato nel calcio italiano:
Lo consideravo come un uomo saggio, capace sempre di trovare il giusto consiglio e la giusta parola. Considero importante mostrare riconoscenza verso le persone che ci hanno aiutato nella vita.Non posso dimenticare che la Sampdoria ed Eriksson mi hanno portato in Italia e hanno aiutato la mia crescita. Era davvero molto simpatico, ha vissuto una bella vita, riuscendo a dare il giusto peso alle cose. Incarnava lo spirito del club, era l’erede ideale di Vujadin Boskov.
Una partita per Eriksson, ma anche per la Serie A, il campionato in cui per Seedorf devono giocare i blucerchiati, come affermato al Secolo XIX:
Come il Manchester United a inizio anno deve puntare a vincere il titolo, il Dna blucerchiato è di stare in A. La Samp deve tornarci, l’obiettivo deve essere quello e poi rientrare tra le prime 10. Ma ci vuole pazienza, se non ci riuscirà ora, bisognerà dare il supporto a Pirlo per continuare a costruire. I numeri dicono che è meglio lavorare sui 2-3 anni invece di ripartire sempre con un nuovo mister.
Una promozione da guadagnare anche ascoltando Andrea Pirlo, amico di Clarence. Con i suoi consigli i ragazzi blucerchiati possono crescere:
Ai ragazzi della Samp dico di fare più domande possibili a Pirlo per migliorarsi. Io l’ho fatto con Eriksson e mi sono portato dentro il suo consiglio per tutta la carriera.