La Sampdoria non può permettersi di perdere partite del genere, perderle così, non giocando. Nemmeno a biglie…
C’è bisogno di reagire. Di cambiare testa e pure atteggiamento. Perdere ci sta ma non così. Non ci sono scuse e nemmeno alibi. E nessuno per fortuna li ha cercati.
Non so se è presunzione, se le gare con Atalanta e Juventus hanno illuso qualcuno o tutto il mondo Sampdoria. Non certo me. Pur riconoscendo il gioco messo in campo con l’Atalanta non hai raccolto punti. Per colpa del Var? Si certo, anche. E con la Juventus? Qui in molti la penseranno diversamente. Ma se non tiri mai in porta, non vinci. Al massimo non perdi. E così hai preso un punto.
Ma così sei arrivato a Salerno convinto di essere forte, imbattibile. Di non aver problemi. E invece i problemi restano e sono tanti. Qualcuno non si potrà nemmeno risolvere, bisognerà conviverci fino a gennaio, magari fino alla fine della stagione. Poi si vedrà.
Ci sono problemi tattici oltre che limiti oggettivi di testa, o meglio di palle. In pochi le hanno come dimostrato più di una volta anche nella passata stagione. Palle per uscire dal campo a testa alta. Qui l’allenatore può fare qualcosa ma non si può cambiare il carattere di tutti.
Si può pretendere di più. Quello sì. E sentire a fine gara, dal settore ospiti, grida piene di delusione intonando: “Fuori i coglioni, tirate fuori i coglioni”, mi ha fatto capire che il nostro tifo, come è giusto che sia, pretende impegno, dimostrazioni d’amore sul campo, rispettando maglia e colori. E a Salerno è mancato tutto. Giusto quindi gridare, ricordare che in campo servono anche quelli…
Sampdoria, ci sono problemi caratteriali e tecnici: la squadra non segna…
Sampdoria, così non si può più perdere. Nemmeno a biglie…
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Poi ci sono i limiti tecnici, pardon, problemi tecnici. Se perdi Candreva (qui ci sarebbe da aprire un capitolo, ma non è oggi il momento per farlo) e poi ti ritrovi Leris titolare, ti ritrovi sempre lui a tu per tu con il goal senza mai riuscire a spingere il pallone oltre la linea bianca, vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Non va nemmeno che Francesco Caputo sia sempre là, in mezzo all’area di rigore da solo. A cercare fortuna che non arriva quasi mai. Tra Var ed errori lui è ancora a quota zero goal proprio come tutta la Sampdoria. Anche Monza e Cremonese, ultime in classifica con zero punti sono riuscite a sbattere il pallone in rete.
Dare la colpa a Caputo non è giusto come pensare che Quagliarella potrebbe fare meglio dal primo minuto. Serve qualcosa a livello di allenatore per cercare di cambiare il gioco ed essere più pericolosi di quanto siamo adesso.
E poi? Ci sarebbe da parlare di Djuricic. Ma c’è anche Villar. Bocciatissimo da tutti. Ma non può essere bollato dopo una partita. Non può ma non andava messo in campo ora, contro una Salernitana tutta corsa, grinta e fisico. Lui non è in condizione e si è visto chiaramente. Insomma Giampaolo qui ha sbagliato ed è giusto riconoscerlo senza fare ancora nessun processo.
Cosa aspettarsi con la Lazio? Io non mi aspetto punti. Lo dico subito. Spero di essere smentito. Di sicuro mi aspetto un’altra Sampdoria nello spirito e nel coraggio. Perdere ci sta. Ma dipende sempre come si perde…