Mimmo Criscito è tornato a parlare del rigore parato da Emil Audero nel derby tra Sampdoria e Genoa dello scorso 30 aprile
Tra gli eventi più importanti degli ultimi anni di storia della Sampdoria c’è, senza dubbio, il rigore parato da Emil Audero a Mimmo Criscito nel derby del 30 aprile. I blucerchiati arrivavano alla sfida con 30 punti, cinque più del Genoa, che occupava il penultimo posto in classifica.
Ormai quella partita è storia, con il goal del vantaggio di Abdelhamid Sabiri e il rigore fischiato per i rossoblù in pieno recupero. Criscito contro Audero, con il portiere blucerchiato che divenne l’eroe di un popolo, mentre il capitano del Grifone condannò, quasi matematicamente, il Genoa alla retrocessione.
Sampdoria-Genoa, un solo rimpianto per Mimmo Criscito
Sampdoria, Criscito: il rigore nel derby? La risposta che non ti aspetti…
LEGGI ANCHE Spezia-Sampdoria, designato l’arbitro. Il precedente è da brividi
Criscito, che ora gioca al Toronto insieme a Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi, è tornato a parlare di quell’episodio nel corso di un’intervista a Dazn. Quel rigore ha cambiato il corso degli eventi. Della Sampdoria, che si è praticamente assicurata la salvezza, del Genoa e dello stesso capitano, a cui non è bastato il rigore nel turno successivo contro la Juventus per salvare il Grifone.
Riferendosi a quel rigore, però, il classe 1986 non vuole parlare di rimpianto:
Rifarei tutto quello che ho fatto. Cosa cambierei? Proprio quel rigore. Il passato non si può cancellare, non si può cambiare. Fa parte di una crescita ed anche gli errori aiutano a crescere. L’unico rimpianto che ho è non aver partecipato a quegli Europei nel 2012 dove ero stato indagato per calcioscommesse e poi assolto dopo un paio di mesi. Quello è un rimpianto perché l’Italia fece una grande competizione, arrivò in finale e da quel momento anche la mia avventura con la Nazionale è un po’ cambiata.