A Fuoricinema l’evento “Luca Vita”, una lunga serie di testimonianze per rendere omaggio a Vialli, campione e bandiera della Sampdoria
Un omaggio a Luca Vialli a Milano, durante la rassegna Fuoricinema, tenuta in zona Porta Nuova. In occasione della rassegna cinematografica, nel capoluogo lombardo è andato in scena “Luca Vita”, un lungo elenco di testimonianze e aneddoti per ricordare un grandissimo uomo ancora prima che grandissimo calciatore.
Si inizia dagli esordi alla Cremonese, con Emiliano Mondonico e il racconto della figlia Clara: “Lo chiamava bambìn, nella nebbia ad allenarsi restavano spesso soltanto loro due. Poi ogni volta gli diceva: “Sei diventato Vialli grazie a me…”. E poi il ricordo di Francesca Mantovani, figlia di Paolo, il presidente che ha fatto la storia della Sampdoria: “Luca è solo nostro, della Samp. Era il simbolo della giovinezza, in gradinata sud io canto ancora lo stesso coro: Luca Vialli Alè, tu sei meglio di Pelè”.
E poi i ricordi di Marco Ponti, regista de “La Bella Stagione” e gli aneddoti di Ciro Ferrara, suo compagno alla Juventus.
Sampdoria, Vialli e il ricordo di Gravina
Sampdoria, da Ferrara a Bergomi: il ricordo di Luca Vialli a Fuoricinema
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Sul palco, a condurre l’evento, c’era Paolo Condò, che ha raccontato le gesta di Vialli fin dagli esordi, insieme ad Alessandro De Calò, anche lui ospite. I ricordi si susseguono, da quello di Ilaria D’Amico, che ha lavorato con lui a Sky, a quelli di Beppe Bergomi:
“Era leale, forte, corretto, e poi quanto correva…Mi chiamava Giuseppe e prima di ogni partita la solita frase: “Oggi niente ginocchiate nella schiena per favore…”.
E infine il Vialli di Wembley, con l’intervento del presidente federale Gabriele Gravina a ricordare la sua impronta nel magico Europeo del 2021:
Guai a non riconoscere anche la sua impronta nel successo europeo, ci ha lasciato semi da far germogliare in futuro.