La Sampdoria affronta il Palermo per il primo spareggio playoff, i rosanero di Mignani hanno il terzo miglior attacco della B e varie armi per far male
Il primo spareggio playoff la Sampdoria lo giocherà a Palermo, in uno stadio che si preannuncia sold out e contro una squadra che ha attraversato un momento complicato, ma nell’ultima di campionato, al momento giusto, ha saputo reagire. E ha le armi per fare male.
La squadra di Michele Mignani, che beneficia a livello di dati statistici anche del lavoro di Eugenio Corini, è tra le squadre di Serie B con il potenziale offensivo maggiore. Contro la Sampdoria di Andrea Pirlo avrà a disposizione due risultati su tre, non per forza dovrà vincere, basterà anche il pareggio. La filosofia di gioco è quella di andare all’attacco, non per niente hanno il terzo attacco, con 62 goal.
Ma i blucerchiati dovranno anche stare attenti al contropiede. Il Palermo è la prima squadra in Serie B per reti segnate ribaltando azione e campo, ben 7 in tutto il campionato. Così la Sampdoria, che dovrà andare al “Barbera” giocando solo per la vittoria, dovrà essere molto accorta a non lasciare spazio alle incursioni degli esterni e degli attaccanti di Mignani. Che potranno attendere e giocare anche per il pareggio per andare avanti.
Il Palermo eccelle anche nei goal di testa, anche in questo caso ha la medaglia d’oro della cadetteria, con ben 18 reti. La Sampdoria, al contrario, è diciassettesima, con 6. E i rosanero non sfruttano solo gli attaccanti, perché 12 reti (il 20% del totale) arrivano da difensori. Non per niente ha mandato in goal 18 giocatori diversi, anche se la squadra di Pirlo è appena sotto a 17.
Quindi i blucerchiati dovranno prestare molta attenzione anche ai corner o ai calci piazzati e alle mischie in area. Dove gli uomini di Mignani sanno pungere, visto che 24 reti sono arrivate proprio da palla inattiva (seconda in B).
Sampdoria, il Palermo ai raggi X: valanga di occasioni create, difesa in difficoltà
Sampdoria, dal contropiede ai goal di testa: le armi del Palermo di Mignani spiegate coi numeri
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Il Palermo, in generale, ha una produzione offensiva importante. Secondo in Serie B per tiri nello specchio, ben il 50% delle conclusioni calciate dai rosanero finiscono in porta. E infatti è terzo per chiare occasioni da goal create e secondo per realizzazione di queste: il 49% delle chance create vengono realizzate. Una su due.
E il Palermo è anche vice campione di sfortuna, visto che ha colpito ben 17 legni in stagione, solo il Cosenza ha fatto peggio con 19. E c’è un’ultima statistica in cui i rosanero sono in cima al podio, quella dei goal nell’ultimo quarto d’ora di partita (20), che è anche la fascia temporale in cui la Sampdoria ne subisce di più (14). Quindi la concentrazione dovrà essere massima per i blucerchiati e inciderà molto anche la condizione fisica, la stanchezza.
Di fronte a questa produzione offensiva così debordante di occasioni e giocate, il Palermo lascia a desiderare in fase difensiva. Ha subito 53 goal, la quarta peggior difesa della Serie B, e ha concesso 561 tiri agli avversari, terzo peggior dato del campionato. Gli uomini di Mignani, insomma, creano tanto ma subiscono anche molto. E lì dovrà saper incidere la squadra di Andrea Pirlo, cercando di concedere il meno possibile e sfruttare le falle lasciate dai rosanero.