In un approfondimento la BBC ha analizzato gli ultimi 40 anni di storia della Sampdoria, dai successi con Mantovani al rischio Serie C di oggi. Come ci si è arrivati?
Pur essendo un’eterna ragazza di neanche 80 anni, la Sampdoria ha scritto pagine importantissime nella sua storia. Dallo storico Scudetto 1990-1991 alla finale di Coppa dei Campioni di Wembley col Barcellona, il club blucerchiato ha compiuto imprese, gioito per trofei, pianto per essere arrivato a un passo dalla vittoria. Una cosa ancora non ha mai compiuto, la retrocessione in Serie C. A Genova hanno vissuto anni di B, anche tanti, ma mai sono scesi sotto.
Ora questo rischio c’è. La Sampdoria, a otto giornate dalla fine della cadetteria 2024/25, si trova in zone caldissime di classifica e la possibilità di cadere ancora più in basso non è irreale. Ma come ha fatto il club con la maglia più bella del mondo ad arrivare a questo punto? La BBC, emittente di stato britannica, ha provato a fare un’analisi.
In Inghilterra la Sampdoria è molto conosciuta, soprattutto alla generazione che ha visto Vialli e Mancini, i Gemelli del goal. Insomma, quella di Paolo Mantovani, col quale sono cominciati i successi doriani. La BBC, infatti, ha cominciato a parlare della storia del club fin dalla sua nascita nel 1946, ma aggiunge:
Prima della stagione 1984-85, l’unico onore della Sampdoria era il titolo di seconda divisione 1966-67. Eppure nel decennio successivo, il club ha vinto la Coppa Italia quattro volte – più di qualsiasi altra squadra durante quel periodo – è stato incoronato campione di Serie A, ha vinto la Coppa delle Coppe Europee e ha giocato in una finale di Coppa dei Campioni. Dopo aver assunto la presidenza del club nel 1979, Paolo Mantovani è stato l’uomo che ha trasformato una squadra fuori moda a metà della classifica in vincitori seriali
Il ruolo di Mantovani è stato dirimente. E infatti, continua l’emittente britannica,
La morte di Mantovani nel 1993 è stata “l’inizio della fine alla Sampdoria”, secondo il giornalista di calcio italiano David Ferrini. Ha aggiunto: “Il regno di Mantovani ha attirato talenti e li ha tenuti felici a Genova, ma il suo passaggio – combinato con la sbornia del successo dello Scudetto – ha fatto sì che i migliori giocatori della Sampdoria diventassero obiettivi di trasferimento principali”
Dopo sei anni dalla morte di Paolo, la Sampdoria ha conosciuto la retrocessione in Serie B, meta di un declino che, continua la BBC, era già cominciato proprio dall’ultimo saluto al presidente. A inizio degli anni Duemila le cose sono un po’ migliorate, scrive la BBC, grazie alla famiglia Garrone:
Le cose sono migliorate sotto la presidenza dell’imprenditore locale Riccardo Garrone, che ha guidato il club in Serie A nel 2003 e ha firmato i futuri eroi di culto Fabio Quagliarella e Antonio Cassano. Eppure i momenti salienti del 21° secolo sono stati perdere la finale di Coppa Italia nel 2008-09 e un quarto posto in campionato l’anno successivo
Sampdoria, dai successi all’incubo Serie C in 40 anni di storia
Sampdoria, dall’ascesa con Mantovani al rischio Serie C: come è potuto succedere? l’analisi della BBC
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Poi è arrivato il 2014. L’anno in cui, a sorpresa, la Sampdoria è stata ceduta da Edoardo Garrone a Massimo Ferrero, presidente che, afferma un giornalista intervistato dalla BBC, è sembrato occuparsi più che altro della sua immagine. Una presidenza che è durata 7 anni, fino all’arresto del Viperetta:
Il produttore cinematografico schietto Massimo Ferrero ha acquistato il club nel 2014 – assumendo i suoi crescenti debiti – ma ciò che è seguito sono stati sette anni di vendita dei loro migliori giocatori, spendendo poco in sostituzioni e flirtando regolarmente con la retrocessione.”Sembrava più preoccupato di rafforzare la propria immagine, come la bizzarra star del suo reality show di calcio di un solo uomo, piuttosto che assicurarsi che Samp prosperasse”, dice Kasiewicz (un giornalista, ndr). Nel dicembre 2021 Ferrero è stato arrestato e incarcerato come parte di un’indagine su crimini aziendali e fallimento, non correlati al club. Si è dimesso da presidente
Qui, però, è cominciato il travaglio della Sampdoria. Un rischio fallimento durato un anno e mezzo, in cui la situazione è precipitata sempre di più. La composizione negoziata, i debiti, la retrocessione in Serie B, la difficoltà a trovare un acquirente. Fino al maggio/giugno 2023, quando si sono presentati Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi:
Senza fondi disponibili e Ferrero che si rifiutava di rinunciare al controllo, la Sampdoria ha evitato per un pelo la retrocessione dalla Serie A nel 2022. Ma nel 2023 sono scesi, tra segnalazioni di salari dei giocatori non pagati. Con il club che fissa il barile del fallimento e della retrocessione al quarto livello, un consorzio guidato dall’ex proprietario del Leeds United Andrea Radrizzani e dal finanziere londinese Matteo Manfredi – e dalla sua società Gestio Capital – ha acquistato il club, anche se da allora Radrizzani ha ceduto le sue azioni. Gestio Capital afferma che loro e i loro investitori ora possiedono il 99,96% del club e negano i rapporti sul quotidiano genovese Il Secolo XIX, esterno che l’uomo d’affari di Singapore Joseph Tey Wei Jin – nominato nei Panama Papers del 2015 – possiede effettivamente la maggior parte delle azioni attraverso la sua società Kickoff Ventures
Ed ecco arrivati al presente, a uno dei momenti più difficili, se non il più difficile, della storia della Sampdoria. In ballo, ora, c’è la necessità di evitare la discesa nel punto più basso di un club di quasi 79 anni. Un club che è passato, nel giro di 40 anni, da vincere tanto in Italia e in Europa a rischiare la Serie C:
La Sampdoria si trova al 16° posto in classifica – il posto finale per gli spareggi della retrocessione – con otto partite rimaste e solo due punti sopra la retrocessione automatica. Per come stanno le cose, uno spareggio a due gambe deciderà se affondare al terzo livello per la prima volta. “Scendere in Serie C è impensabile dopo tutti gli sforzi per mantenere il club in attività”, dice Ferrini. “Manfredi non vorrà passare alla storia come il proprietario che li ha portati in terza divisione”.Per Tavallaey, evitare la retrocessione non sarà sufficiente. “Devono costruire un progetto adeguato con una direzione sportiva adeguata e un manager adeguato per aiutarli a tornare in Serie A. Sono una bella addormentata”