Quando Ranieri fa le sostituzioni la prima scelta è spesso Mikkel Damsgaard: il danese della Sampdoria ha giocato novanta minuti solo in tre occasioni
Quando gioca dall’inizio si potrebbe scommettere sul minuto in cui Claudio Ranieri lo sostituirà. Mikkel Damsgaard è infatti spesso la prima scelta del tecnico quando si tratta di fare una sostituzione. È successo a Bologna, ma anche contro Fiorentina, Udinese, Spezia e Sassuolo. E se non è sempre il primo, è quasi sempre comunque sostituito.
I dati in questo sono abbastanza sorprendenti. Finora Damsgaard è partito da titolare in tredici occasioni e solo in tre partite, contro il Bologna all’andata, il Verona e l’Inter non è stato sostituito. A queste si può aggiungere anche il Crotone, contro cui è stato cambiato a soli tre minuti dalla fine. Rimangono però nove gare in cui Ranieri ha scelto di privarsi del suo talento.
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Sampdoria, Damsgaard sempre sostituito: Ranieri, perché?
Le sostituzioni di Damsgaard colpiscono, soprattutto quando la squadra è sotto e lui servirebbe di più di un Thorsby o di un Ekdal. Il danese ha infatti caratteristiche uniche per la rosa della Sampdoria e i continui cambi fanno storcere parecchio il naso. Il problema di reggenza dei novanta minuti non si pone, perché il classe 2000 è giovane, si allena bene e ha la gamba per il ritmo partita.
I motivi dei cambi possono trovarsi nel desiderio di Ranieri di cambiare gli esterni di centrocampo – spesso anche il modulo – a gara in corso. Sir Claudio potrebbe quindi vederlo, magari, meno in palla dell’altro compagno. Rimane il fatto che le sostituzioni così frequenti non fanno bene né a lui né alla squadra, perché Damsgaard in questa Sampdoria serve per novanta minuti.