L’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic si prende tutte le responsabilità per la bruttissima caduta a Firenze…
Ma dove è finito Dejan Stankovic? Ai microfoni di Dazn non arriva. Non parla. Non si sa nulla. Nessuno sa niente. Siamo affondati, siamo in fondo al mare. E nessuno si salva. Nessuno risponde. Nessuno può darla. Chi ci prova sbaglia.
Si sarà dimesso? Sta pensando di lasciare la nave? Non sarebbe da lui. Nessun passo indietro, niente di niente. Alla fine Deki parla. Niente diretta, tutto registrato.
Difficile fare analisi dopo un secondo tempo così, è difficile salvare qualcuno. E comincio da me stesso. Fino al primo goal stava andando bene. Poi alla prima difficoltà ci siamo sciolti. La situazione non è facile ma ci sono modi e modi di giocare, modi e modi di perdere la partita. Dobbiamo essere diversi, molto diversi. Purtroppo ci è andata malissimo. Già a Lecce, nel primo tempo avevo avuto un campanello d’allarme. Oggi purtroppo nel secondo tempo non c’eravamo. Mi prendo tutte le responsabilità…
Poi una domanda diretta con un allenatore fortemente deluso dal risultato, dall’atteggiamento, dalla mancata reazione: A Firenze è finita per la Sampdoria? Il fallimento, per Deki, non è nel risultato, ma nell’arrendersi senza combattere:
Perdere 5-0 è dura. Molto dura. Ma come ho detto in conferenza: il fallimento può solo essere mollare senza combattere. Purtroppo è andata diversamente di come la immaginavo. Io ho piena fiducia in questi ragazzi, sul loro orgoglio fino alla fine ma una prestazione così non è accettabile!
Sampdoria, dopo Sabiri Dejan Stankovic “taglia le gambe” anche a Djuricic?
Sampdoria, Dejan Stankovic si prende tutte le responsabilità…
LEGGI ANCHE Pagelle Fiorentina-Sampdoria: Stankovic e il nuovo Titanic…
Uno Dejan Stankovic diverso dal solito. Rimasto praticamente sempre seduto in panchina. Il motivo?
Ho passato due giorni con la febbre altissima. Non avevo la forza di alzarmi…
Il futuro di Stankovic? Deki non dà risposte. Troppo difficile fare piani a lunga scadenza non conoscendo il destino della società. Quello che può dire, però, è che parlerà sia con la società che con la squadra per valutare le condizioni mentali:
Non posso dare nessuna risposta. Non si possono fare piani a lunga scadenza. Non si conosce il domani. Però parlerò con la società, parlerò con la squadra. Parlerò perché ora bisogna reagire e l’aspetto mentale è quello che più mi preoccupa ora…