In questa stagione la Sampdoria ha avuto grandi problemi in difesa: i centrali, però, singolarmente non hanno deluso. Peggio i terzini
Dopo la salvezza raggiunta, la Sampdoria, per costruire la squadra della prossima stagione, deve partire dall’analisi di quella appena conclusa. Un dato che subito indica dove bisogna operare è quello dei goal subiti: 65, mai così male dal biennio 1949-51, quando prese 70 e 76 goal. In difesa, quindi, vanno fatte delle analisi approfondite.
I cinque centrali a disposizione di Ranieri, nel complesso, non hanno deluso in maniera netta e l’idea è che i goal subiti siano da un problema intero del reparto, più che da brutte prestazioni dei singoli. Tonelli è confermato dopo esser stato riscattato dal Napoli, così come Yoshida che, dopo il lockdown, ha giocato a ottimi livelli e presto firmerà un biennale.
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Colley ha giocato una stagione di alti e bassi ed è uno degli indiziati per generare una plusvalenza: piace molto in Inghilterra. Poi ci sono Chabot, che ha giocato poco, ma su cui Ranieri sembra voler puntare, e Ferrari, rimasto fuori da gennaio per la rottura del crociato. Questi cinque possono costituire il reparto anche l’anno prossimo, soprattutto se Ranieri vorrà puntare anche sulla difesa a tre. Cinque che potrebbero essere sei se restasse Murillo che non è stato riscattato dal Celta Vigo.
I problemi maggiori della difesa della Sampdoria sono sulle fasce. Dei quattro terzini solo Augello ha giocato una stagione sufficiente, mentre Bereszynski, Murru e Depaoli, in parte, hanno deluso. Sia Bere che Murru sono sul piede di partenza, mentre Depaoli ha dimostrato di trovarsi meglio come esterno di centrocampo: sulle fasce, quindi, occorrerà investire.
I dubbi sono anche in porta: Audero non ha fatto bene e potrebbe essere sostituito da Emiliano Viviano.