Telenord ha ricostruito quanto accaduto con Marco Lanna, che ha rassegnato le sue dimissioni da presidente della Sampdoria. Alla base il mancato rapporto di fiducia con Manfredi
Alla fine non c’è stato nessun passo indietro. Marco Lanna ha rassegnato le sue dimissioni da presidente della Sampdoria e il club non ha potuto fare atto che prendere nota della decisione dell’ormai ex numero uno blucerchiato, che era incarica ormai dal 27 dicembre 2021.
La decisione di Lanna ha scosso il mondo blucerchiato, anche se qualche avvisaglia c’era già stata con quel giro di campo prima della partita con il Modena e il passaggio sotto La Sud che suonavano come il passo d’addio. Telenord ha ricostruito quanto accaduto, con l’origine della decisione che sarebbe dovuta a un venire meno del rapporto di fiducia con Matteo Manfredi.
Sampdoria, dimissioni Lanna: ora cosa succede al Cda?
Sampdoria, dimissioni Marco Lanna, Telenord: venuto meno il rapporto di fiducia. La ricostruzione
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La nuova proprietà ha – si legge – percorso altre strade senza, però, coinvolgere Lanna nel nuovo percorso. L’ormai ex presidente si sarebbe sentito escluso, con il passare del tempo, dal processo di ricostruzione, manifestando il tutto a Manfredi. I due, però, non sono riusciti a trovare un punto d’incontro:
All’origine delle dimissioni ci sarebbe il venire meno del rapporto di fiducia tra Lanna e la proprietà del club, che ha legittimamente deciso di percorrere altre strade senza però coinvolgere nel percorso, in base a quanto filtra, colui che ha ricoperto la massima carica all’interno della società negli ultimi due anni e più. Lanna si è sentito progressivamente escluso dal progetto e ha manifestato il suo disagio, maturato negli ultimi mesi, a Manfredi senza trovare un punto di incontro con l’azionista di riferimento.
Lanna avrebbe voluto continuare nella Sampdoria, magari attraverso la Fondazione o nel Settore giovanile, ma le condizioni non si sarebbero realizzate. Ora si aspetteranno gli sviluppi societari, con il Cda, di cui Lanna faceva parte, che sarebbe dovut restare in carica fino all’approvazione del bilancio del 31 dicembre 2023.