Pedrola non ha ancora giocato in stagione: contro il Cittadella andrà in panchina, ma quale ruolo può fare nella Sampdoria di Sottil?
Estanis Pedrola è tornato tra i convocati contro il Cesena. Lo spagnolo ha recuperato dall’operazione al tendine avuta il 21 maggio scorso e ora è un’arma in più di Andrea Sottil che, però, non la lanciato in campo né contro i romagnoli né contro il Mantova. Dando, poi, la spiegazione in conferenza stampa.
In una partita tirata non era il caso, secondo il tecnico, di rischiare un giocatore al rientro. Al suo posto è entrato Nikola Sekulov:
Non era la partita di Pedrola. Avevo l’idea di inserirlo se non l’avessimo sbloccata per cambiare, nella parte finale, l’assetto tattico con due trequartisti. Magari Pedrola-Sekulov o Pedrola-Borini. Poi abbiamo segnato e il cambio è stato diverso, con una punta che attaccasse lo spazio.
C’è, poi, anche la questione relativa al ruolo di Estanis.
Sampdoria, quale ruolo per Pedrola?
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Pedrola è un attaccante esterno. Lo ha affermato anche Andrea Sottil, che, però, ha ridisegnato la sua Sampdoria con un 3-5-2 in cui non sono previsti esterni. Potrebbe, all’occorrenza, giocare da seconda punta o trequartista in un ipotetico 3-4-2-1:
Pedrola? E’ un attaccante esterno. Il suo mondo è la linea, va sempre a sbattere lì. La squadra ha un’identità precisa. E’ a completa disposizione. Ha talento e anche a livello di osizionamento si sta mettendo a disposizione. Lui tende ad aprirsi, ma cambia gli equilibri. Sarà mlto utile. Sta salendo di condizione fisica, ma stanno facendo bene anche gli altri. Bene avere tante caratteristiche per cambiare le partite.
Vede la linea, si sacrifica. Parole che fanno pensare a Pedrola più come a un giocatore spacca-partite – come sarebbe stato con il Mantova in caso di 0-0 – che, per ora, a un titolare. Toccherà a Sottil, quando entrerà in condizione, cercare un modo per sfruttarlo anche dall’inizio date le qualità eccelse del calciatore.