L’ex Sampdoria Enrico Nicolini ha parlato della situazione in casa blucerchiata soffermandosi sulla figura del direttore sportivo e del presidente…
La Sampdoria vuole entrare nei play-off, e per farlo proverà a superare l’ostacolo più arduo della cadetteria: il Sassuolo. I ragazzi di Leonardo Semplici dopo il mercato di gennaio hanno cambiato pelle e gli spareggi promozione non sono più così irraggiungibili come sembravano fino a qualche settimana fa.
La società genovese dopo 7 punti su 9 in 3 partite si ferma al Druso, brutta sconfitta con anche due espulsioni. L’ex blucerchiato Enrico Nicolini si è espresso in tal senso, soffermandosi anche sulla figura del presidente e del direttore sportivo all’interno dell’economia della gestione di un club. Ecco le sue parole in merito:
Il direttore sportivo ha una funzione di supporto fondamentale, quando interviene deve farsi sentire e comandare. Non è necessario avere un presidente che capisca di calcio: ne ho avuti tanti che non ne capivano, ma non sbagliavano le scelte importanti. Già dalla finestra estiva si vedeva qualche problema in difesa, poi un po’ si è sistemata. Ieri, senza quel rigore, un goal non lo avremmo preso neanche in nove
Le parole dell’ex blucerchiato
Sampdoria, Enrico Nicolini: il presidente può non capire di calcio: ma il direttore sportivo…
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Questa l’opinione di Enrico Nicolini, la storia del calcio è piena di presidenti abili a delegare a persone capaci. Quello che fa davvero la differenza e assegnare le poltrone importanti a professionisti in grado di raggiungere gli obiettivi. A fine stagione capiremo se Pietro Accardi è l’uomo giusto per la rinascita della Sampdoria di Matteo Manfredi. Ad ogni modo il mercato di gennaio ha coperto alcune lacune estive, ma ad ogni modo la formazione genovese resta con alcuni difetti. Adesso Leonardo Semplici dovrà trovare un modo per arrivare al mese di maggio (quando terminerà la stagione regolare) per centrare la qualificazione ai prossimi play-off.
Il presidente Matteo Manfredi in due anni ha rivoluzionato tutta la società, dai dirigenti all’allenatore fino ai calciatori. Ma, al momento, i risultati non stano arrivando. Nei prossimi 2 mesi e mezzo la società genovese si gioca molto, in termini sportivi ed economici.