Alla fine di Reggiana-Sampdoria, Livio Marinelli ha ammesso l’errore nella circostanza dell’espulsione di Mbaye Niang
Dopo il danno la beffa. La Sampdoria negli ultimi due mesi è stata bersagliata dagli arbitri, finendo in inferiorità numerica quattro delle ultime sette partite, con ben cinque espulsioni. L’ultima, quella di Mbaye Niang contro la Reggiana ha fatto discutere non poco in quanto inesistente.
L’attaccante, già ammonito, è intervenuto in scivolata per interecettare un pasaggio di Andrea Meroni che è caduto a terra inducendo Livio Marinelli a estrarre il secondo giallo. Tra i due non c’è stato contatto, ma, una volta estratto il cartellino, il danno era fatto. Con il VAR tagliato fuori e impossibilitato a intervenire non trattandosi di un rosso diretto.
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Il Secolo XIX afferma che, domenica 16 marzo, al termine della partita, Marinelli ha avuto un confronto con la Sampdoria e ha ammesso l’errore. La stessa società blucerchiata, però, avrebbe attribuito al direttore di gara una responsabilità minima, non potendo nemmeno contare sull’ausilio del VAR, tagliato fuori dal protocollo. Il problema è stato il gesto di Meroni, che ha fatto arrabbiare anche gli stessi giocatori in campo.
Quello che importa, però, è che la Sampdoria ha finito in dieci per la terza volta nelle ultime sette (a Bolzano finì in nove) e non avrà Niang per lo scontro salvezza con il Frosinone.