Quagliarella è dispiaciuto della situazione della Sampdoria e invoca una reazione, mentre se Manfredi chiama è disposto a tornare in blucerchiato, esattamente come due anni fa sarebbe rimasto volentieri
Nel giorno della celebrazione del bomber Gianluca Vialli non poteva mancare uno di quelli che, meglio di tutti, hanno raccolto la sua eredità e portato in alto la Sampdoria e la sua maglia. Fabio Quagliarella ha presenziato all’inaugurazione della mostra “Un Uomo, un Campione, Gianluca Vialli”, allestita dal Museo Samp & Doria ai Giardini Luzzati di Genova. Anche l’ex attaccante di Castellammare di Stabia ha raccontato alla stampa presente, un suo ricordo di Luca:
Io feci una doppietta a Firenze con la Sampdoria, non avevo il suo numero. Mi ha fatto i complimenti, ha detto ‘Sei fortissimo, meriti di indossare la maglia numero 9’ firmato Luca Vialli. Alla fine ero più contento del messaggio che dei gol che avevo fatto
Come Vialli, anche Quagliarella ha vissuto con la Sampdoria una vera e propria storia d’amore. Che ancora non si è interrotta, nonostante la scelta dell’estate 2023 di rinunciare a lui e alla sua disponibilità di rimanere in Serie B. Scelta che l’ex attaccante, ora opinionista, rispetta e su cui non recrimina. Anche se chiede che ora la squadra si dia da fare, perché la situazione non è bella:
Chi è proprietario e chi comanda prende le proprie decisioni. Se sei a favore o contro poco importa. Va bene. Il mio era di dare una mano due anni fa però non mi è stato concesso. Però va bene, si guarda avanti e per il bene della Samp bisogna pensare a fare qualcosa per fare in modo che ritorni su. L’anno scorso poteva essere un anno così, ma quest’anno bisogna invertire la rotta. Siamo tutti preoccupati, la situazione non è bella. Si vede una squadra un po’ impaurita perché indossi una maglia importante, la categoria non è quella che spetta a questa società. Bisogna darsi da fare
Sampdoria, Quagliarella: “Ritorno? Se Manfredi chiama io mi siedo tranquillamente a parlare”
Sampdoria, Fabio Quagliarella: situazione non bella, la squadra ha paura. Mio ritorno? Se Manfredi chiama…
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Due anni fa il contratto di Quagliarella stava scadendo e, alla fine, si è deciso per non rinnovarlo. Il passato, però, è passato. E, guardando al futuro, il bomber non chiude le porte a un ritorno alla Sampdoria. Basterebbe che il presidente Matteo Manfredi chiamasse e le parti si sedessero per parlare di un possibile ruolo:
Se la Samp mi chiama assolutamente ci si siede, si parla tranquillamente. Ma in questo momento Quagliarella alla Samp non è la priorità. In questo momento è la squadra e la società che deve tornare quella di una volta
La società deve tornare dove le compete, ma le cose non stanno andando come si pensava in estate. E, sul banco degli imputati, c’è salito anche Pietro Accardi, elogiato sei mesi fa, ora criticato per i giocatori che ha acquistato e non rendono come ci si attendeva. Ma Quagliarella lo difende: sono i giocatori a scendere in campo.
Accardi? Gli errori li fanno tutti. Chi non fa non sbaglia. Quest’estate tutti abbiamo detto che è stato un grande mercato ma i risultati non gli hanno dato ragione ma lui ha agito per il bene della Samp. Tanti giocatori vanno in campo e non rispettano le aspettative. Lui ha colpe fino ad un certo punto poi sono i giocatori che vanno in campo