L’ex portiere della Sampdoria Falcone ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’esperienza a Genova e la sua voglia di tornare a Lecce…
La Sampdoria si sta preparando ad affrontare la Feralpisalò al Luigi Ferraris col concreto obiettivo di accorciare in classifica sulla zona play-off, ora distante solo 5 punti. Dopo i Leoni del Garda sarà tempo di rimanere in guardia per la partita contro il Bari (sempre a Genova) che chiuderà il 2023 blucerchiato.
La scorsa estate la società ha dovuto fare molte cessioni, per la perdita della categoria. Una di queste è stata quella di Wladimiro Falcone, in prestito al Lecce con un diritto di riscatto per i genovesi e un controriscatto per i giallorossi. Alla fine per una valutazione economica il portiere è rimasto in giallorosso.
La scelta di Falcone
Sampdoria, Wladimiro Falcone non voleva rimanere a Genova. Le parole
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Wladimiro Falcone ha rilasciato un’intervista ai taccuini de Il Nuovo Quotidiano di Puglia, nella quale racconta del motivo per cui ha deciso di rimanere in giallorosso nonostante il riscatto della Sampdoria:
Volevo tornare a Lecce, non ho mai avuto dubbi. Anche quando la Sampdoria mi ha riscattato ho sempre sperato di poter indossare nuovamente la maglia giallorossa. Mi piace tantissimo la città. Devo ringraziare il direttore Trinchera che mi conosceva dai tempi di Cosenza. Mi voleva già nell’anno della B, solo che c’era Gabriel. Non potevo fare scelta migliore: Lecce mi ha dato l’opportunità di giocare titolare in Serie A.
La Sampdoria non avrebbe potuto trattenerlo, soprattutto con la retrocessione in Serie B. Infatti, così come per Emil Audero. Infatti se i blucerchiati fossero rimasti in A difficilmente avrebbero perso entrambi gli estremi difensori, e il Lecce giocando nella massima serie aveva il proverbiale coltello dalla parte del manico. Ma la società genovese si era comunque guardata le spalle col riscatto e controriscatto. Motivo per cui alla fine quei soldi sono serviti per finanziare in parte la campagna estiva di quest’anno.