Massimo Ferrero è tornato a Roma dopo l’arresto a Milano: il presidente dimissionario della Sampdoria sconterà gli arresti domiciliari
Massimo Ferrero è uscito dal carcere di San Vittore ed è tornato a Roma. Il presidente dimissionario della Sampdoria ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo che il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto il ricordo degli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga contro l’ordinanza di custodia cautelare.
A quasi venti giorni, quindi, dall’arresto del 6 dicembre, Massimo Ferrero è potuto tornare nella sua abitazione. Per lui non è stata predisposta la scorta durante il trasferimento. Il “viperetta” ha preso i suoi effetti personali ed è salito sul primo treno per Roma, con l’obbligo di non poter sostare né comunicare con nessuno ed è anche finito su Dagospia, filmato da un viaggiatore.
Sampdoria, Ferrero torna a Roma dopo l’arresto
Sampdoria, Ferrero a casa dopo l’arresto: ‘beccato’ sul treno per Roma
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A casa Ferrero dovrà stare alle restrizioni imposte. Non potrà, quindi, allontanarsi da casa senza autorizzazione del giudice e ha l’obbligo di non poter comunicare con persone diverse da quelle che abitano con lui. Le uniche visite ammesse saranno quelle dei due legali Luca Ponti e Giuseppina Tenga. Non potrà, inoltre, esercitare attività di impresa e di uffici direttivi di persone giuridiche e imprese.
La vicenda legale è ancora lunga, ma intanto per Ferrero è arrivata una buona notizia dopo venti giorni molto difficili. L’arresto per bancarotta fraudolenta e false comunicazioni sociali ha impattato sul suo morale e, in qualche modo, ha avuto effetti anche sulla Sampdoria. La squadra si è compattata, ha fatto quadrato intorno all’allenatore e ha raccolto cinque punti in tre partite.