La Sampdoria di Claudio Ranieri subisce troppe reti nei finali: quattro goal subiti su undici sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora. Con il Bologna la tendenza deve cambiare
Da sette partite non si possono trarre subito conclusioni universali, ma si possono, comunque, individuare delle tendenze all’interno della squadra. La tendenza della Sampdoria di Ranieri, in questo avvio di campionato, è stata quella di subire molti, troppi goal nei finali delle partite. Su undici reti subite, ben sette sono arrivate nell’ultima mezz’ora di gara. Un dato decisamente da convertire.
Di questi sette goal, due sono stati subiti contro la Juventus (Bonucci al 78′ e Ronaldo all’88’), due contro il Benevento (Caldirola al 72′ e Letizia all’88’), uno contro la Fiorentina (Vlahovic al 72′), uno contro l’Atalanta (Zapata all’80’) e uno contro il Cagliari (Nandez al 62′). Analizzando i dati, inoltre, si può notare come la Sampdoria abbia subito quattro goal su undici nel quarto d’ora finale.
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In alcuni casi, come contro l’Atalanta o la Fiorentina, sono stati reti ininfluenti ai fini del risultato. In altri, però, Benevento su tutti, hanno compromesso l’esito della partita. Il problema è sia dovuto alla condizione atletica, ma anche alla tenuta mentale che, soprattutto nelle prime partite, ha portato dei blackout inspiegabili.
Ranieri, che non vuole lasciare nulla al caso, sta sfruttando al massimo le cinque sostituzioni facendo sì, spesso, dei cambi offensivi, ma inserendo all’occorrenza anche centrocampisti più difensivi. Contro il Bologna la tendenza può e deve essere invertita, anche perché i felsinei, nell’ultima mezz’ora, hanno segnato appena due goal sugli undici realizzati.