Due rigori segnati, corsa e tanto sacrificio: questo è stato Gaston Ramirez in Lecce-Sampdoria. L’uruguaiano è stato finalmente un leader
E alla fine arriva Ramirez. Dopo le due panchine contro Roma e Bologna, l’uruguaiano torna titolare e gioca una partita da leader vero. Una partita in cui il trequartista di Ranieri si è speso sia in attacco che in difesa, mettendo in mostra la ‘garra’ uruguaiana. Quella che serve alla Sampdoria per raggiungere la salvezza.
Innanzitutto Ramirez si è preso la responsabilità di calciare entrambi i rigori e non è cosa da poco. Perché tirare due rigori nella stessa gara non è facile e, inoltre, per segnare un rigore decisivo come poteva essere il secondo serve personalità. Perché il calcio di rigore, spesso, segna una linea tra giocatore decisivo e peggiore in campo. Per fortuna Ramirez ha scelto la prima opzione.
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E poi ci sono la corsa e la fase difensiva. Stando ai dati della Lega Calcio, Ramirez ha corso 11,43 chilometri. Il terzo della Sampdoria dietro a Thorsby e Depaoli, e il quarto contando anche Barak del Lecce. Ci sono poi i ben 12 contrasti vinti su sedici e i cinque duelli aerei. Lui che non è certo un gigante.
Statistiche che dimostrano come, oltre alla grande tecnica, Ramirez ha messo, finalmente, a disposizione della Sampdoria la sua ‘garra’ e la sua leadership. Fondamentale data l’assenza di Quagliarella e fondamentale per correre verso la salvezza.