In vista di Sampdoria-Fiorentina, Eriksson punta ancora su Fabio Quagliarella e non solo: per l’ex tecnico blucerchiato sono tre i giocatori importanti in ottica salvezza
Sampdoria-Fiorentina è una partita del cuore per Sven-Goran Eriksson, che, nella sua lunga carriera, ha allenato entrambe le squadre. Il tecnico svedese è stato prima a Firenze, tra il 1987 e il 1989, poi a Genova, tra il 1992 e il 1997, vincendo una Coppa Italia nel 1994.
La partita di lunedì sera è delicata per entrambe le squadre. La Sampdoria sta lottando per non retrocedere, mentre la Fiorentina continua a coltivare il sogno di andare in Europa. Due motivi che spingono Eriksson a non sbilanciarsi sulla squadra che tiferà nel posticipo della 37^ giornata:
Alla Samp sono stato ben 5 anni…era un club molto familiare, la famiglia Mantovani curava i giocatori come figli, papà Paolo era unico, straordinario. Alla Fiorentina sono stato bene, ma solo due anni: l’ambizione massima era andare in Uefa, ci riuscimmo allo spareggio con la Roma, segnò Pruzzo. Sono contento se andrà in Europa di nuovo, ma la Samp deve salvarsi: la B sarebbe un dolore per tutti i sampdoriani. E anche economicamente sarebbe un danno forte.
Sampdoria, Eriksson punta ancora su Fabio Quagliarella
Sampdoria-Fiorentina, Eriksson: la salvezza passa da tre giocatori
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Al Secolo, poi, l’analisi si concentra su alcuni singoli della Sampdoria. Fabio Quagliarella, anche a 39 anni e in una stagione molto difficile, potrebbe riuscire a fare la differenza.
A centrocampo, invece, Eriksson non dimentica l’importanza del connazionale Albin Ekdal, in dubbio per lunedì sera, e di Morten Thorsby:
Quagliarella è un ottimo attaccante: lo so, ha 39 anni, ma Zlatan gioca a 40, può provare a superarlo. Ekdal, è importante anche per la mia Svezia: centrocampista difensivo bravo a dare equilibrio. E poi c’è Thorsby…è bravo di testa, qualche goal lo fa, magari segna lui.