Al Corriere dello Sport Gaston Ramirez prova a cambiare la storia del suo addio alla Sampdoria. Parole che non rispecchierebbero la piena verità…
La verità si sa, si conosce: Gaston Ramirez ha rifiutato il rinnovo contrattuale da oltre un milione di euro a stagione. Voleva di più, lo voleva il suo agente convinto che una volta senza contratto, a parametro zero, ci sarebbe stata la fila. E invece no, dopo aver rifiutato anche il Torino di Marco Giampaolo per un gioco al rialzo sull’ingaggio a poche ore dalla firma del contratto, Ramirez è rimasto senza squadra, un disoccupato del calcio di oggi. Si è offerto al Bologna, a Di Vaio che gli ha risposto con un gentile: “No, grazie…”
Pentito? Assolutamente no. Gaston rimane un talento, fortemente inespresso, e un (ex) giocatore pieno di sé anche oggi, a distanza di metà campionato. Ma siamo obbligati a riportare le sue parole, la sua verità:
Volendo continuare a giocare in Italia, ho detto no prima a un paio di squadre turche poi a una squadra brasiliana, speravo che essendo a parametro zero qualcuno si facesse avanti, invece… Non me lo sarei mai aspettato, anche perché con la Sampdoria credo di aver fatto bene. E mi sono sempre comportato correttamente, anche quando Ranieri mi ha fatto vedere poco il campo
Ora la colpa è di Ranieri che a dire il vero l’ha fatto giocare tanto, fin troppo, anche partite inaspettate. Venticinque presenze complessive, quasi 1000 minuti giocati e 4 assist complessivi. Gare giocate anche dopo aver dichiarato di voler andare a scadenza, facendo perdere alla Sampdoria di Ferrero una possibile plusvalenza… Ma intanto ha ragione lui e la sua infelicità è colpa degli altri!
La gente che è in quel club lo sa perché. Come mi allenavo, quello che era il mio atteggiamento, quelli che erano i miei comportamenti e anche come determinavo quando potevo entrare in campo. negli ultimi mesi alla Sampdoria non solo non mi hanno fatto sentire importante ma non mi hanno neanche rispettato…
Gaston Ramirez non si prende colpe per l’addio alla Sampdoria
Sampdoria, Gaston Ramirez prova a cambiare la storia del suo addio. Le parole
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Perché non restare alla Sampdoria? A domanda, risponde:
Non penso che il problema fosse Ranieri, il discorso è più lungo. A un anno dalla scadenza il mio procuratore è arrivato in Italia per parlare con Ferrero, ma non c’è stato niente da fare. Ferrero avrebbe voluto cedermi l’anno prima, ero vicino al Torino, poi tutto saltò. E non conosco i motivi
E così il povero Gaston alla fine è rimasto senza squadra, sembra quasi per colpa nostra…
Purtroppo non ho avuto tempo di ragionare, o quantomeno non ero preparato a farlo. Sono rimasto spiazzato, credendo non solo di trovare un’altra squadra ma addirittura di poter fare il salto di qualità