Niang è diventato leader della Sampdoria, ma Leonardo Semplici può pensare alla convivenza con Massimo Coda
Mbaye Niang è stato l’acquisto più importante della sessione invernale della Sampdoria. Il direttore sportivo Pietro Accardi lo ha voluto fortemente e lo stesso attaccante ha spinto per venire a Genova, tanto da tagliarsi lo stipendio. I risultati, per il momento, stanno dando ragione ai blucerchiati e a Leonardo Semplici, che lo ha sempre schierato.
Prima apparizione con il Cesena dalla panchina poi sempre titolare. Niang è il leader dell’attacco della Sampdoria, ha preso il posto di Massimo Coda e si sta calando a pieno nella nuova realtà. La sua, come scrive La Gazzetta dello Sport, non è stata una scelta banale:
Non ha fatto una scelta banale,M’Baye Niang, quando un mese e mezzo fa (ha debuttato in casa con il Cesena il 17 gennaio scorso) ha detto sì alla Sampdoria salutando in anticipo la sua squadra di quel momento, il Wydad Casablanca. Due elementi lo confermano: la rinuncia a un ingaggio doppio di quello blucerchiato e l’accettazione, per la prima volta in carriera, di giocare in Serie B.
Sampdoria, Niang meglio di Coda?
Gazzetta: Mbaye Niang nuovo leader, può giocare insieme a Massimo Coda?
Semplici ha puntato forte su di lui, lasciando un po’ ai margini Massimo Coda. Il tecnico – si legge – ha messo il bene della squadra davanti a tutto:
Fatale che il tecnico doriano puntasse su di lui come nuova punta titolare, lasciando al palo Coda. Possibile che un attaccante leader indiscusso della Serie B sia suo malgrado rimasto impantanato nel malessere di una squadra che ha incomprensibilmente perso certezze e autostima? Purtroppo è successo e allora Semplici, che ha anteposto il bene collettivo a quello dei singoli, ha dato il bastone del comando a Niang, retrocedendo Coda al ruolo di comprimario.
Coda, però, è a quota sei goal e in campionato non si è mai fermato a meno di sette. Questo dato deve far riflettere Semplici che potrebbe puntare, già da sabato con il Palermo, a far iniziare la convivenza tra i due:
Resta il fatto che i numeri doriani parlano sinora a favore di Niang (due reti, mentre Coda è a quota 6). Il franco senegalese riempie più di qualunque altro compagno l’area avversaria: ma Coda mai si è fermato in carriera a meno di sette centri in una stagione, cioè negli ultimi otto campionati di B.Ecco, Semplici punta proprio su questa voglia di primeggiare di entrambi per recuperare posizioni.