La puntina di Massimiliano Lussana punta sul derby, su Sampdoria-Genoa, una partita che si rigiocherà anche la prossima stagione. Una partita che vale sempre la stagione…
Innanzitutto, la notizia migliore della serata.
Credo che questo derby preservi il derby del prossimo anno, che – come ho sempre pensato e detto, a qualsiasi delle due parti della barricata parlassi – ritengo un grandissimo valore non solo per Genoa e Sampdoria, ma proprio per la città.
E poi veniamo a raccontare un derby che è stato il più bello degli ultimi anni e che resterà, comunque, unico.
Di solito, questa sera, cioè le sere come questa sera, ho sempre scritto che la cosa più bella, quella che ho amato di più, erano le coreografie, le gradinate e che comunque avevano vinto i tifosi.
Invece, no. Invece, il silenzio. Invece, quest’atmosfera surreale.
A cui, certo, siamo abituati ogni volta che entriamo al Ferraris da quel Sampdoria-Verona dell’8 marzo, ma che stasera, se possibile, è stata un po’ più forte.
E allora a raccontare un po’ di emozioni della giornata, con tantissime persone in giro con le rispettive maglie, segno di appartenenza e di identità.
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La puntina: Sampdoria-Genoa contiunerà a giocarsi. Contenti?
E allora a raccontare l’emozione quando è entrato in campo il sindaco Marco Bucci, accompagnato da Stefano Anzalone, per ricordare la partita del Morandi, il simbolo dei tifosi con le due maglie abbracciati e i tabelloni luminosi a rilanciare il logo di PerGenova.
E allora a dire della pioggia e della tribuna stampa che, nonostante sia stata appena rifatta, lascia passare goccioloni come se piovesse, ed è proprio il caso di dirlo.
E, allora ovviamente e finalmente, a dire della partita: il rigore, netto, che ha portato avanti il Genoa, il bellissimo pareggio di Gabbiadini, il primo gol di Lerager annullato dopo cinque minuti di Var per un fuorigioco (ma il fallo su Audero dalla tribuna ci è parso nettissimo ed è stato incredibile che ci sia voluto tutto quel tempo per prendere una decisione che era parsa immediatamente scontata) e il 2-1, stavolta buonissimo, di Lerager con una colpa netta di Bereszynki e un concorso di colpa di Audero partito a mio parere colpevolmente in ritardo e il tiro era sul suo palo.
Diciamo subito che è stato un bel derby, uno dei migliori fra gli ultimi giocati, con le due squadre che hanno giocato bene a calcio: la Sampdoria come è stata abituata a fare in tutte queste settimane e il Genoa come non eravamo stati abituati a vederlo nelle ultime settimane.
E, detto di Ranieri, che ha perso il primo derby della sua carriera – ne aveva giocati dieci a Milano, Torino, Roma e Genova, vincendone nove e pareggiandone solo uno – ma non intacca comunque in alcun modo la grandiosità della sua stagione, stasera voglio dedicarmi a Nicola.
Il tecnico rossoblù, a mio parere parecchio fuori sincrono nelle ultime settimane con dichiarazioni troppo surreali per essere vere, ha firmato la partita migliore degli ultimi tempi ed era la più importante. Chapeau.
E, soprattutto, ripeto, la gioia per il derby che – con ogni probabilità – ci sarà anche il prossimo anno.
Insomma, una sera unica. E soprattutto un derby che può regalare altri derby. Comunque, una vittoria.