Il Giudice Sportivo ha punito con una multa il Genoa a causa del lancio di fumogeni dei suoi tifosi nel secondo tempo del derby contro la Sampdoria
È questa la giustizia sportiva? I tifosi del Genoa si sono resi protagonisti di ben tre lanci di fumogeni nel secondo tempo verso il campo, proprio quando sotto la Gradinata c’era Emil Audero. I rossoblù, però, se la sono cavata solo con una multa da parte del Giudice Sportivo.
Sul risultato di 1-0 per la Sampdoria, i sostenitori del Grifone hanno, per tre volte nel secondo tempo, costretto l’arbitro Maresca a fermare la partita. Soprattutto nei minuti finali quando, tra il 74′ e l’88’, il direttore di gara ha dovuto sospendere due volte il match. Questo ha poi portato ai sei minuti di recupero in cui si è consumato il dramma di Mimmo Criscito e la rivincita di Emil Audero.
Sampdoria-Genoa, il comunicato del Giudice Sportivo
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La multa di 12.000 euro inflitta dalla giustizia sportiva sembra, però, una pena troppo morbida. A pesare sul Genoa, infatti, c’è l’aggravante della recidiva. Tre interruzioni a causa della Gradinata Nord avrebbero meritato un’ammenda maggiore, considerando anche che nelle zone dei fumogeni si trovava, nel secondo tempo, il portiere della Sampdoria Emil Audero.
Nel comunicato ufficiale, riportato sul sito della Lega Calcio si leggono chiaramente i motivi che hanno portato alla decisione. Che risulta troppo morbida nei confronti dei tifosi del Genoa:
Il Giudice Sportivo delibera un’ammenda di 12.000 euro alla società Genoa per avere suoi sostenitori nel corso del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco alcuni fumogeni che costringevano l’Arbitro, per tre volte, ad interrompere la gara per permetterne la rimozione; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS; recidiva.